SARRI JUVENTUS SERIE A - Maurizio Sarri, il tecnico della Juventus, ha parlato ai microfoni di Sky nel post partita di Bologna-Juventus. Ecco le dichiarazioni del mister bianconero, che ha poi parlato anche ai microfoni di JuventusTV relativamente alla ripresa del campionato di Serie A.
"Eravamo più brillanti dal punto di vista fisico, abbiamo fatto 70 minuti di buon ritmo, oggi abbiamo pagato solo i venti minuti finali, ma più che un calco d’intensità nelle scorse partite abbiamo avuto un calo di qualità che poi determinano la partita. Si è parlato che non bisogna farsi scalfire, nel calcio e nella vita ci sono i fatti e le opinioni: quelle dei giornalisti sono opinioni. Questa squadra è prima in classifica. Abbiamo fatto due zero a zero in un momento difficile della stagione, è come se fosse agosto. Le critiche devono essere una molla a livello mentale per sopperire a una forma fisica che non è ancora al massimo".
"Federico aveva fatto bene anche negli ultimi due ingressi, 70 minuti di buonissimi livello, sono soddfisatto, penso se lo meriti anche, a volte è sottovalutato e spesso ipercriticato".
"Chiaro che avere delle individualità come loro due - parla di Cristiano Ronaldo e di Dybala, ndr - aiuta, anche con alcune giocate. Noi bisogna porsi in una duplice condizione: sfruttarli il più possibile e rimanere una squadra quanfo loro due hanno un calo fisico. Giocare 60-65 partite a livello internazionale è difficile per tutti".
"Secondo me al di là della posizione che io ci credo fino ad un certo punto, la verità è che penso che Mati sia cresciuto nell’abituarsi sl nostro tipo di calcio. Lui veniva da un calcio dove la fase difensiva non si curava come in Italia, se devo guardare all’età dico che non ha faticato nemmeno più di tanto.È un predestinato, diventerà un riferimento a livello europeo nel ruolo".
"L’aspetto preoccupante è che si va con una condizione fisica non ottimale per nessuno. È un periodo che se paragonato ad una stagione normale è inizio agosto, ma si va incontro a partite che verranno giocate a temperature elevatissime. È difficile anche per i preparatori, è una situazione talmente anomala che non ci sono punti di riferimento. Fare un errore può essere facilissimo. Dopo 15 giorni saremo in campo per la prossima stagione che si preannuncia con un inizio particolare perché la preparazione non sarà uguale. Non prevedo un grande calcio, la gente è abituata a vedere partite dal ritmo alto e sarà difficile per tutti con delle sorprese che ci saranno in ogni partita".