JUVENTUS BERNARDESCHI INTERVISTA - Che Federico Bernardeschi voglia che questa sia la stagione della sua rinascita, lo si è visto già ieri in occasione del match amichevole contro l'Atalanta: missile da fuori area e palla sotto il sette. Una giocata che appena due mesi fa non avrebbe nemmeno provato. Il bianconero appare rinato dopo la vittotia di Euro 2020, come lui stesso ha sottolineato ai microfoni di Sky Sport nel post-partita del match contro la Dea.
"Sto bene. Anche se ho iniziato poco tempo fa, comunque la fatica si fa sentire. Soprattutto il caldo. Però stiamo lavorando molto bene e mi sento bene. Abbiamo fatto una partita pochi giorni fa e nonostante questo sono andato bene. Più giochi, più trovi la condizione e più trovi il ritmo. Sento una fiducia diversa, un giocatore ha sempre bisogno di fiducia, come ho già detto ho passato momenti di difficoltà, ma credo si sia chiuso un cerchio l'11 luglio e devo dire che ne sono uscito alla grande e di questo ne vado fiero e orgoglioso. Sono contento, ora inizia un'altra stagione. era importante oggi fare una grande partita, sapevamento che era un'amichevole, ma tutte le partite sono importanti. L'importante era approcciare bene, secondo me abbiamo fatto una grandissima partita con un grande ritmo, nonostante siamo ancora all'inizio, però lo spirito è quello giusto. Dobbiamo ritrovare la voglia, il sacrificio e l'umiltà di mettersi lì e faticare. Questo credo sia fondamentale per poi raggiungere tutti gli obiettivi".
"L'ho scritto nel mio post su Instagram. Sarò sempre legato a quel numero, è stata un'emozione veramente indescrivibile come ho scritto, nelle piazze, la gioia di vedere gli occhi dei bambini felici, di tutti gli italiani, in Italia e all'estero, esultare insieme, quella gioia, quell'emozione che ti viene proprio da dentro per il tuo popolo, è un qualcosa di veramente sensazionale, è veramente difficile da descrivere. Ancora mi emoziono un po' quando ne parlo perchè veramente una gioia immensa, una gioia grandissima, abbiamo fatto qualcosa di straordinario davvero, e credo che dobbiamo ringraziare tutti. Questo cambio me lo sentivo dentro ed era giusto così secondo me".
"Adesso mi sto trovando bene. Essere comunque al centro del gioco mi piace, mi piace toccare tanti palloni, mi piace inserirmi e mi piace anche dare copertura e aiutare i compagni, perchè quello che secondo me ci è mancato nelle ultime stagioni. Dove abbiamo sofferto un po' di più, è stata la voglia di mettersi lì, di sacrificarci, di fare fatica, di essere una squadra, di essere compatti, di soffrire tutti insieme, e questo credo che sia un po' mancato nelle ultime stagioni, dobbiamo ritrovarlo. Noi italiani lo abbiamo un po' ritrovato agli Europei. Il gruppo, la solidità, la voglia di stare lì. Di combattere, di raggiungere i risultati e poi alla fine queste cose vengono ripagate. Siamo ripartiti con lo spirito giusto e dobbiamo ripartire così".