Dal gol più bello alla mask: tutte le parole di Paulo Dybala

15 Dicembre 2021
- di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 3 minuti

JUVENTUS INTERVISTA DYBALA - Ieri pomeriggio Paulo Dybala si è fermato con i Junior Reporter bianconeri rispondendo alle loro domande. Ecco cosa ne è uscito.

L'intervista a Paulo Dybala

"La chiamata della Juventus? In quel periodo una delle emozioni più grandi della mia vita. Ci sono state tante chiamate perché stavo facendo bene a Palermo. Ma quando il mio procuratore mi ha detto della Juve gli ho chiesto di non ascoltare nessun altro. Il fatto che la Juventus mi avesse scelto è stata un’emozione molto bella".

Le pressioni di essere un giocatore importante

"Quando arrivo allo Stadium o giochiamo in altri campi cerco di rilassarmi. A volte è difficile perché ci sono partite con rivali forti o che arrivano un periodo difficile. Ma è sempre un gioco, quando parlo coi ragazzi più giovani cerco sempre di dire che la cosa più bella è divertirsi dentro al campo o in piazza. È uno sport incredibile che ci porta delle emozioni, siamo diventati professionisti giocando da bambini".

Come diventare un campione: parla Dybala

"Do sempre gli stessi consigli, poi ognuno cresce in maniera diversa. Io sono nato in un piccolo paese fuori dalla città. Io e la mia famiglia abbiamo fatto tanti sacrifici per arrivare a giocare in Serie B argentina, una squadra molto lontana dalla Juve. Neanche mi immaginavo di arrivare qui, per me era inimmaginabile essere qui guardando da dove sono partito. La cosa importante è continuare a sognare e divertirsi dentro al campo".

I desideri di Dybala: la lettera a Babbo Natale

"Credo che la lista è sempre lunga. Ci sono tante cose che si possono chiedere, alcune vicine e altre lontane. A livello calcistico spero che Babbo Natale possa portare la Champions alla Juve. Poi sapendo che c’è il Mondiale sarebbe straordinario vincerlo con l’Argentina. Sognare è gratis".

Il calcio in Argentina

"Ho sempre giocato lì, in Argentina quando nasce un bambino gli danno il pallone prima del ciuccio. Giocare in Nazionale è un sogno, uscire dal tuo paese per rappresentarlo è una delle cose più belle del mondo".

La prima volta con la maglia della Juventus

"Credo sia stato in finale di Supercoppa a Shangai. Ho capito subito cosa significa indossare la maglia della Juve. Avevo dei compagni incredibili, dei professionisti con grande esperienza che mi hanno aiutato a integrarmi subito. Non è facile indossare questa maglia, per la storia del club e per i grandi campioni che ci hanno giocato. La pressione è alta, le emozioni uniche. Fortunatamente è arrivato un trofeo, meglio non poteva iniziare".

Il numero 10

"Pesa tanto. Bisogna sempre dare di più, non basta l’ultima partita o l’ultimo allenamento. Sappiamo cosa rappresenta nella Juve e tutti i fenomeni che l’hanno avuta qui. Tutti idoli che hanno vinto o il Pallone d’Oro o qualcosa di importante. Per me è un onore unico da quando la società mi ha chiesto di indossarlo, pur avendo già avuto il 21 che significa tanto qui alla Juve. Ho pensato tanto prima di accettare la 10 ma sono onorato, spero di dare indietro a tutti i tifosi qualcosa di spettacolare".

Il gol più bello in bianconero

"Dico sempre che è il prossimo. Peccato che non ci sia stato il pubblico ma quello che ho fatto allo Stadium contro l’Inter, del 2-0, per l’azione e l’avversario è stato uno dei più belli che abbia fatto".

Dybala-Mask

"È partita da un rigore sbagliato a Doha, ho sbagliato l’ultimo rigore in finale col Milan. Dopo avevamo tre giorni liberi che sono state le vacanze più brutte che ho avuto. Io sono moto appassionato dei gladiatori, che si mettono sempre delle maschere. Mi sono detto: “Devo fare come loro e dalla prossima devo divertirmi”. Da quel momento è nata la Dybala Mask e farla mi dà forza. Cerco sempre di farla a vedere a tutti perché so che aiuta me e i miei compagni a vincere. Supereroe preferito? Da bambino guardavo i cartoni, ma non quelli dei supereroi. Mi piacevano più le partite da calcio. Non ho mai avuto tanta passione per questi tipi di supereroi. Ho sempre pensato che i calciatori fossero dei supereroi".

Il rito di Dybala prima delle partite

"Facciamo sempre merenda qualche ora prima. Mangio dei pancakes con miele e una banana. Cerco di stare leggero se no non mi posso muovere. Faccio sempre le stesse cose ma per tempi di organizzazione tra massaggi, palestra e spogliatoio. Le faccio per essere organizzato nel tempo in cui siamo allo stadio. Però entro in campo sempre col piede destro, ma a parte questo non ho riti particolari".

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