Chiellini torna sull'addio di Conte: "Se quel giorno ci fossimo stati noi senatori..."

16 Maggio 2020
- di
Redazione JN
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JUVENTUS CHIELLINI CONTE - Ormai, mano a mano che l'autobiografia di Giorgio Chiellini viene snocciolata in tutti i suoi contenuti, emergono rivelazioni e segreti che mai avrebbero visto luce. Oggi, già giorno di polemiche per l'intepretazione strumentale data alle frasi sull'abilità di Sergio Ramos nel provocare infortuni, è stato il turno del racconto dell'addio di Antonio Conte. Ecco quanto riportato nel libro "Io, Giorgio".

Chiellini sull'addio di Conte

"Penso che Conte se ne sia andato in quel modo dalla Juve perché quel giorno non c’eravamo noi, la vecchia guardia. Eravamo in vacanza dopo i Mondiali brasiliani, lui era carico di tensione e sono bastate poche gocce per far traboccare il vaso. Antonio è una persona “rovente”, ma sono convinto che se fossimo stati tutti lì lui sarebbe rimasto, anche se a mente fredda penso che avrebbe fatto bene ad andarsene già a maggio: così, la storia tra lui e la Juve si sarebbe conclusa meglio".

Ancora su Conte e il parallelo con Allegri

"Conte è un grande ma ti prosciuga, e nel frattempo si consuma. Era arrivata la fine, come per Allegri l’anno scorso. Più per Conte che per la Juventus: lui era giunto al capolinea ma per amore era rimasto, salvo sbroccare due mesi dopo in assenza delle sue pietre miliari: io, Leo, Andrea e Gigi non lo avremmo fatto partire. Eppure non era successo niente di speciale, nessuno scontro diretto o addirittura fisico con il presidente Agnelli, ci mancherebbe: è solo che le cose finiscono. Come con Marotta e con Allegri".

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