JUVENTUS SCIREA RICORDO - Ci sono Campioni, anzi prima di tutto uomini, che non possono essere dimenticati. La loro grandezza è tale che il ricordo rimane vivo nel tempo, insieme al rammarico nel constatare che persone come Gaetano Scirea forse non esistono più. L'indimenticato Gaetano, oltre 500 partite in carriera senza mai essere espulso, moriva giusto 31 anni fa.
Già, tanto è il tempo passato da quel 3 settembre 1989, quando a 36 anni Scirea moriva in Polonia in un tragico incidente stradale. Era una domenica di pioggia, Era diretto a Varsavia per rientrare in Italia dopo essere andato a vedere come giocava il Gornik Zabrze, prossima rivale della Juventus in coppa. Durante il viaggio di ritorno, accompagnato da un autista locale, da un interprete e da un dirigente del Gornik, la vettura su cui era a bordo fu tamponata da un furgone, prendendo fuoco anche a causa di quattro taniche di benzina che erano state stipate nel bagagliaio in caso di necessità. Dei quattro occupanti si salvò solo il dirigente della squadra polacca che, seduto sul sedile anteriore, poté uscire dal veicolo. Una tragedia che scosse tutto il mondo del calcio e non solo. La società bianconera ha voluto omaggiare ancora una volta, come tutti i maledetti 3 settembre da 30 anni a questa parte, il suo Capitano. Ecco la nota del club sul sito uffiiciale. Riposa in pace Gaetano.
"3 settembre 1989.
Ogni anno, fa male come quella domenica.
Una domenica di pioggia, in Polonia.
Una domenica che si portò via Gaetano Scirea, quel giorno lontano da casa per visionare l’avversario che attendeva la Juventus in Coppa UEFA, il Gornik Zabrze.
Se ne andò non solo un campione, un difensore eccezionale, un uomo di statura incredibile.
Quel giorno, in Polonia, se ne andò una parte di noi. Perché Gai era una parte di noi, rappresentava tutti i nostri valori, e portava in campo un esempio di educazione, classe, sportività e umanità.
Gai era parte di noi. Era tutti noi.
E lo è ancora: per questo, oggi, come sempre, ci stringiamo insieme alla famiglia Scirea, nel ricordo di un uomo unico".