RUGANI - Di Daniele Rugani si è sempre parlato come di un possibile partente durante tutte le sessioni di mercato. Davide Torchia, suo agente, nel corso di Stadio Aperto, ha però smentito.
"La Juventus non ha mai né offerto né aperto trattative per il calciatore Daniele Rugani. Ognuno interpreti come vuole, ma è la realtà: non c'è stata e non c'è nessuna trattativa, nemmeno ci è stata proposta alcuna squadra. La partenza di Romero? Non mi permetto di entrare nel merito della bravura dei singoli calciatori, ma facendo un calcolo numerico, con un giocatore attualmente infortunato e alcuni che rientrano da altrettanti stop, fossi nell'eventuale forse dovrei pensare anche ad un'eventuale alternativa. A livello numerico e di qualità, e per averli, dato che ci sono situazioni in via di recupero, non penserei a dare via due o tre difensori, a meno di non avere altre situazioni in entrata. Mi sembra una cosa lampante".
"C'era però andato già molto tempo prima rispetto ad alcuni dei convocati attuali. Bisogna guardare numeri e percentuali, in una rosa da 26-27 giocatori, quelli che effettuano il 60% e più delle partite erano appena sei o sette, non diciotto. Quest'anno è stato atipico, perché guardando i centrali si vede che è terzo su cinque per presenze, visto che ha fatto una dozzina di partita, considerando anche gli infortuni di Chiellini e Demiral. Due calciatore, Bonucci e De Ligt, le hanno giocate tutte o quasi. Le partite rimanenti sono state suddivise tra gli altri difensori. Se vuoi stare in un club come la Juventus, che arriva in fondo per ogni obiettivi, è normale che la concorrenza sia alta: è la stessa che trovi al Liverpool, al City o alla United. Anzi, in questa Juventus tra i centrali è più difficile giocare che nel Barcellona… Anche solo guardando a livello numerico. La Juventus infatti per inserire qualcuno di nuovo deve andare a spendere tanti soldi, ed è normale che sia così. Penso che anche in futuro si vada verso tanti giocatori che giocano meno, dato che si va sempre più veloci. Pochissimi saranno i giocatori che riusciranno a fare cinquanta, cinquantacinque partite in una stagione su sessanta. O sei come Bonucci, che ha anche il vantaggio di saper sempre stare bene fisicamente, o è difficile".