ALLEGRI CONFERENZA STAMPA UDINESE JUVENTUS- Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri è intervenuto nella consueta conferenza stampa della vigilia. In questo caso di Udinese Juventus, trentottesima e ultima gara della Serie A 2022/23. Andiamo a ripercorrere le parole dell'allenatore della Vecchia Signora.
“Il gruppo sta bene, abbiamo fatto dei buoni allenamenti. Dobbiamo cercare di chiudere bene domani dopo due sconfitte in campionato. Possiamo centrare l’Europa League anche se non dipende da noi. Bisogna fare una bella partita contro un Udinese che cercherà di battere la Juventus perché quando viene battuta la Juve per gli avversari è la partita della stagione. Poi loro non hanno più nulla da chiedere”.
“Dalla squadra mi aspetto una bella reazione. Con l’Empoli e il Milan l’impegno è stato massimo, la stagione è stata complicata che ha messo a prova il nostro equilibrio e i ragazzi non sono dei robot. Dispiace perché potevamo ancora giocarci una piccola speranza per la Champions. Abbiamo la possibilità di entrare in Europa League anche se dipende da Atalanta e Roma”.
“A fine stagione facciamo sempre il punto. In stagioni vincenti e in stagioni come questa dove non abbiamo alzato un trofeo c’è sempre da vedere quelli che sono stati gli errori fatti. A parte l’ultimo pezzo di stagione più anomalo che mai, la prima parte, nelle difficoltà degli infortuni, potevamo fare meglio. L’anno prossimo cercheremo di fare una stagione migliore andando a migliorare quella di quest'anno”.
“Ognuno di noi da questa gestione dell'annata ne uscirà migliore perché aiuta a riflettere, soprattutto in termini di equilibrio ti dimostra che ci sono momenti in cui le cose vanno bene e non ti devi esaltare e altre in cui vanno male in cui non ti devi abbattere. Deve rafforzare l'equilibrio interiore che ognuno di noi deve avere nel percorso dell'annata calcistica”.
"La prima partita a Udine fu una partita strana, gol di Ronaldo annullato per pochi centimetri. Ho solo detto che sapevo che arrivando alla Juve avrei avuto più difficoltà nel vincere perché era una Juve in ricostruzione. Poi che noi ogni anno dobbiamo avere l'ambizione di poter vincere, mi sembra sia una cosa normale. Logico che le difficoltà c'erano. Non toglie che son tornato alla Juventus con grande entusiasmo e continuo a lavorare alla Juventus con grande entusiasmo. In questi due anni abbiamo fatto buone cose, vero che non abbiamo vinto trofei ma abbiamo ad esempio messo dentro dei giovani che sono un patrimonio della società e del calcio italiano. L'anno prossimo sarà sicuramente un anno diverso e bisogna aspettare domani sera per vedere dove giocheremo l'anno prossimo e da lì partirà la pianificazione dell'anno prossimo. Al momento sappiamo che domani finiamo e il 10 luglio riprenderemo ad allenarci con i primi giorni di test".
"Non dico assolutamente niente, quelli che hanno lavorato alla Continassa non hanno niente da rimproverarsi dal punto di vista della professionalità. Gli scontenti e i contenti ci sono sempre, è impossibile mettere tutti d'accordo, fa parte del gioco. Noi dobbiamo analizzare le difficoltà nelle due annate, l'unica cosa è lavorare con professionalità cercando di sbagliare il meno possibile perché la perfezione non esiste".
"Di mercato non ne parlo perché ci pensa la società e io posso solamente dare dei consigli. Dusan è fermo da una settimana e domani non ci sarà, come non ci saranno Bremer, Fagioli, De Sciglio, Kaio e Pogba. Comunque Vlahovic in una stagione fra pubalgia e difficoltà ha fatto 10 gol in campionato, quindi Dusan è un giocatore importante che ha tutte le potenzialità per fare un'ottima carriera".
"Paolo Bianco l'anno prossimo comincerà la sua carriera da allenatore, dovrebbe andare a Modena. Sono molto contento perché vuol dire che ha trovato le giuste motivazioni e ha le potenzialità per fare l'allenatore da solo. Di quelli che sono con me, a parte il gruppo storico, c'è stato l'inserimento di Padoin due anni fa e Bianco l'anno scorso. Quei giovani che vengono con me e poi vogliono intraprendere la carriera da allenatore, sono solo contento. Vuol dire che qualcosa gli ho lasciato e mi rende orgoglioso. Le scelte? Nell'arco dell'anno sai quante se ne fanno... In quel momento si pensa siano giuste, poi dopo non basterebbe farle due volte".
“Il prossimo anno, ripeto: chiudiamo la stagione domani sera e poi a livello di numeri la società presenterà le varie prospettive a seconda della competizione che faremo. A tutto c'è una soluzione, un'ottima base per l'anno prossimo c'è. In queste situazioni di negatività si vede tutto nero ma invece delle cose fatte buone ci sono. Ecco perché non bisogna farsi trascinare in tutto questo. Molto dipenderà dal mercato, abbiamo una rosa molto valida, ci sono giocatori a scadenza, ma tutto questo verrà valutato da dopodomani”.
"Dopo l'Udinese sapremo con più chiarezza quello che sarà della Juventus l'anno prossimo. Partendo da quello, la società farà le proprie valutazioni e indicherà la strada soprattutto sul piano dei numeri che comunque vanno rispettati. Abbiamo una buona base e credo che la Juventus l'anno prossimo potrà fare un'annata ottima".
"Coi ragazzi parlo quotidianamente. In questo vortice in cui siamo passati, da Siviglia a oggi ci sono stati tanti eventi soprattutto il meno 10, non abbiamo parlato di niente. Da lunedì parleremo di tutto, di chi rimane, di chi va via. Abbiamo solo pensato a tirar fuori le energie per finire la stagione perché è stata una stagione dure a livello mentale. E poi abbiamo bisogno di riposarci e ricaricarsi perché la prossima stagione sarà più importante e più difficile".
"L'ultima che rimane è la stanchezza, le prime a pari merito rabbia e voglia di ripartire. Facciamo un lavoro dove quando non vinci ti rimane la rabbia altrimenti diventi come tanti altri dove vinci o perdi è uguale. Dobbiamo portarcela dentro e metterla sul campo con grande equilibrio l'anno prossimo".