Allegri: “Il Lecce è arcigno e non era facile”

26 Settembre 2023
- di
Redazione JN
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Massimiliano Allegri Serie A 2023-2024
Tempo di lettura: 4 minuti

CONFERENZA ALLEGRI JUVENTUS LECCE - Queste le parole di Massimiliano Allegri rilasciate al termine della sfida di Serie A tra Juventus e Lecce in conferenza stampa e nell’intervista ai microfoni di DAZN. 

Juventus Lecce, la conferenza stampa e l’intervista di Allegri

"Era importante vincere oggi dopo una sconfitta arrivata in modo rocambolesco, con troppi errori singoli che difficilmente succedono. Il Lecce non ti succede, è arcigno e non era facile. Eravamo partiti bene, non abbiamo concesso nulla e siamo stati equilibrati in campo. Poi abbiamo avuto la pazienza di sfruttare le occasioni create.

Dobbiamo giocare meno la palla indietro e ad un minuto dalla fine non si può mettere una palla in mezzo all’area, si doveva gestire in modo diverso. Ma sono cose che si sistemano, i ragazzi hanno fatto bene e non era facile a livello mentale. Ci dicevano che eravamo l’antagonista dell’Inter, poi ci davano dei brocchi. Dobbiamo avere l’equilibrio di giocare queste partite e avere l’aiuto dei tifosi. Poi lavoriamo per migliorare tante cose".

Dobbiamo giocare meno la palla indietro e ad un minuto dalla fine non si può mettere una palla in mezzo all’area, si doveva gestire in modo diverso. Ma sono cose che si sistemano, i ragazzi hanno fatto bene e non era facile a livello mentale. Ci dicevano che eravamo l’antagonista dell’Inter, poi ci davano dei brocchi. Dobbiamo avere l’equilibrio di giocare queste partite e avere l’aiuto dei tifosi. Poi lavoriamo per migliorare tante cose».

Cosa manca per avere come obiettivo lo Scudetto

“L’ho detto e ridetto, non mi nascondo. Inter, Milan e Napoli ad oggi sono più attrezzate per vincere il titolo. Sono squadre forti, noi abbiamo giocatori con poca esperienza. Però abbiamo giocatori che possono crescere, dopo il gol siamo cresciuti mentalmente. Rabiot e Cambiaso sono cresciuti, serve pazienza per assorbire gli errori. Però anche le prestazioni meno belle… Gatti è stato attaccato per l’ultimo errore successo, ma sono episodi rocamboleschi. La prestazione non è stata bellissima, ma è un giocatore che ha 27 partite in Serie A tutte nella Juve. Fagioli e Miretti stanno crescendo, Weah si deve inserire, abbiamo trovato McKennie che ha grande forza. Rugani ha fatto una gara straordinaria, lui gioca con freddezza perché è abituato. Se non lo sei dopo la palla ti scotta di più e ci vuole pazienza”.

L’atteggiamento mentale

“La squadra è stata molto aggressiva. Le prime sei partite abbiamo fatto bene a Udine, poi quando abbiamo fatto solo difesa ci entravano dentro come il burro. Col Bologna difendevamo a tutto campo, ma se non fai gol le squadre sono attrezzate, con giocatori buoni che ti mettono in difficoltà e siamo andati in giro per il campo. Con l’Empoli e la Lazio siamo stati equilibrati. Il Sassuolo è difficile da valutare, ne abbiamo concesse tante a campo aperto. Oggi dopo i primi 20 minuti ci siamo abbassati un po’, più che andare fuori giri e scatenarli è meglio stare lì, tanto le partite durano 90 minuti. Col Sassuolo abbiamo giocato spesso indietro, ma venivamo da un risultato importante con la Lazio. Si deve giocare col portiere quando ce n’è bisogno, altrimenti si gioca in avanti”.

Chiesa

“Ha giocato dentro il campo, poi quando va esterno diventa meno marcabile. Prima da esterno era più facile da marcare, o giocava in contropiede o lo rallentavano. Dentro il campo invece… Ha una tecnica straordinaria, tatticamente è migliorato e può farlo solo ulteriormente”.

Su Milik

“È straordinario, ho quattro attaccanti, cinque con Yildiz. Kean ha un fastidio alla tibia, ma lavorano tutti bene. Milik oggi ha fatto una bella partita. È un titolare come Vlahovic, Chiesa, Kean e ora anche Yildiz si sta facendo largo. Mi devono dimostrare chi è in condizioni migliori per giocare”.

Rialzarsi dopo Sassuolo

Le partite da vincere non sono facili, sono difficili. La squadra è stata matura, siamo stati equilibrati. Non puoi fare 90′ in giro per il campo. Non abbiamo concesso nulla al Lecce, non han fatto un tiro in porta. Abbiamo aspettato il momento giusto, questo è stato un passetto in avanti. Sabato abbiamo perso una partita rocambolesca, facendo errori singoli. 

Il troppo entusiasmo ci porta a fare delle cose che in quel momento lì è sbagliato. La palla in quelle situazioni si tiene alla bandierina, non si mette in mezzo. La partita è finita, quelle cose lì van gestite. È una squadra in crescita. Fagioli ha fatto bene, Miretti anche, Chiesa è in crescita, Milik ha fatto bene. Quando hai degli inciamponi, in un momento di euforia, ti fai male se cadi. Alla Juventus un giorno vinci uno Scudetto, pareggi una partita e diventa tragedia. Dobbiamo farci una corazza, ci sono vari passaggi. Questa squadra avrà un futuro, ci sono giocatori che hanno tecnica e possono crescere, di conseguenza cresce anche la squadra. Se tutti ci diamo una mano, è più facile che la Juventus l’anno prossimo giochi in Europa. Bisogna tutti remare dalla stessa parte”.

Rabbia sul finale

“Era finita, tra l’altro mentre uscivo l’arbitro fischiava. Al 90′ una palla da calcio d’angolo non si deve rimettere, perché dobbiamo rischiare di concedergli un contropiede?”.

Juve poco costante

“A volte non riesco a capirla. Se vogliamo diventare una squadra, che ci andiamo a schiantare contro un muro, lo possiamo anche fare. Però difficilmente potremo raggiungere gli obiettivi. La squadra è partita bene, con entusiasmo, voglia, ma non puoi ottenere quei ritmi lì 90′. Noi sul 2-0 a Udine abbiamo subito tre situazioni in cui potevamo prendere gol, stasera non è successo come ad Empoli. A Udine abbiamo preso 14 tiri in porta. Se non riesci a difendere bene, dopo diventa un problema perché attaccare diventa peggio. Stasera abbiamo difeso bene. Io sono molto contento, non era una partita facile. Quando giochi alla Juventus e vieni da una sconfitta come quella di Sassuolo la partita dopo diventa pesante. Rugani ha fatto una partita da uno che è 8 anni alla Juventus, ha fatto una partita differente, di uno che è tanti anni qui. Ha preso fischi anche quando giocava bene, ora non lo sposta più niente”.

Su Fagioli

“Ha fatto molto bene, è cresciuto nel secondo tempo. La cosa importante è che la Juve è cresciuta, la stessa cosa Rabiot”.

La fatica di Rabiot

“Assolutamente sì credo, ma appena cambiano un po’ le temperature comincerà ad alzare i giri del motore”

Il gol 

“A Sassuolo una volta fatto l’1-1 non devi concedere quel gol lì. Sono errori che van visti come opportunità di crescere”.

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