Addio Decreto Crescita: cosa cambia per le società?

29 Dicembre 2023
- di
Redazione JN
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Tempo di lettura: 2 minuti

DECRETO CRESCITA CALCIOMERCATO - Ora è ufficiale. Il Consiglio dei Ministri ha confermato che nella prossima Finanziaria non ci sarà spazio per il Decreto Crescita. Addio, dunque, alle agevolazioni per gli sportivi. Cosa cambia in Serie A e nel calciomercato?

Senza Decreto Crescita molte novità, soprattutto nel calciomercato

Attenzione. La notizia non riguarderà soltanto i giocatori in arrivo nella prossima sessione invernale di calciomercato, ma sarà esteso retroattivamente a tutti coloro che sono giunti in Italia durante il calciomercato dell'estate 2023.

Una notizia che vedrà qualche cambiamento a bilancio, anche di squadre di primo livello. Un vero salasso per l'Inter che, con gli acquisti di Thuram e Pavard, aveva beneficato notevolmente del vecchio decreto. Attenzione anche alla Roma, con Aouar e Ndicka. SI salva Lukaku, che aveva già sbloccato i benefit economici nei precedenti trasferimenti. Conti in tasca anche al Milan, che dovrà monitorare la situazione: il Diavolo, infatti, aveva acquistato Loftus Cheek, Okafor, Musah, Chukuwueze, Reijnders e Pulisic beneficando degli sgravi. Dovrà restituirne gran parte.

Viene toccata solo marginalmente la Juventus: il solo acquisto di Weah, infatti, non dovrebbe incidere molto sul bilancio bianconero. Si è beneficato, ovviamente, del Decreto Crescita, ma in forma limitata. Poiché limitato è lo stipendio del ragazzo.

Ultimi aggiornameti, vale o non vale la deroga Milleproroghe?

Nella mattinata del 28 dicimbre i club di Serie A colpiti dalle nuove norme che riguardano il Decreto Crescita hanno sperato per un momento di poter tirare un sospiro di sollievo. Sembrava infatti che il deroga MIlleproroghe coinvolgesse anche il settore sportivo e in quanto tale permettesse di far rientrare nelle agevolazioni fiscali anche i giocatori in arrivo nel calciomercato invernale.

Nel tardo pomeriggio della stessa giornata però la notizia è stata smentita e sono tornate a valere le condizioni già descritte a ottobre 2023 e che vi abbiamo riportato a inizio di questo articolo.

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