PJIANIC JUVENTUS CAMPIONATO ALLEGRI - Il centrocampista bosniaco Miralem Pjanic torna a parlare a Tuttosport in vista del derby d'Italia con l'Inter, in programma domenica sera alle 20.45 all'Allianz Stadium di Torino. Il giocatore si è soffermato su cosa significhi per lui indossare la maglia bianconera, di Allegri e cosa serve a questa Juventus per battere i nerazzurri nel match di campionato.
"Sarà una grandissima partita, è il derby d'Italia e si sfidano due squadre in forma, con il primo posto in ballo. Sarà una partita chiusa tatticamente, difficile da sbloccare, ma di grande intensità. Perché l'Inter vorrà fare il colpo e allungare, la Juve sfruttare l'opportunità di scavalcare i nerazzurri al primo posto. Una grande opportunità. Vincere darebbe una spinta in più, soprattutto alla Juve: più fiducia e più certezze. Si deve giocare senza pressione, con intelligenza, sapendo di affrontare una squadra che l'anno scorso ha fatto la finale di Champions. Però sei la Juve e quando se la Juve devi giocarla per vincere".
"Non si può piacere a tutti e certe critiche arrivano più o meno sempre dalle stesse persone, ma non lo toccano. Chi sta nel calcio conosce bene il lavoro che fa Allegri: non è per caso che è stato cercato dai più grandi club del mondo, come il Real Madrid. Lui sa molto bene cosa ha a disposizione e in base a quello sa in che modo deve giocare per portare i risultati: e giocherà in quel modo. E i risultati li porta, è una garanzia. Anche l'anno scorso, con tutto quello che è successo, con giocatori chiave quasi mai disponibili, è entrato sul campo tra le prime quattro. E questo anno sono sicuro che la Juve combatterà fino alla fine per lo scudetto: non ho dubbi, perché so che con lui hai una certezza in mano".
"Tanti, perché ne abbiamo vinti molti e poi è bello in sé: due squadre forti, gli stadi sempre pieni... Quello che ricordo con più piacere è il 3-2 in rimonta a San Siro nel 2018. In Italia si parla ancora della seconda ammonizione che avrei dovuto prendere? Come dico sempre, quelli che vincono non parlano. Sappiamo che abbiamo vinto quello scudetto perché eravamo la squadra più forte, come in tutti gli anni in cui sono stato alla Juve".