VIALLI - Walter Veltroni ha intervistato Gianluca Vialli per la Gazzetta dello Sport. L'ex attaccante bianconero ha parlato in generale del campionato e quindi anche della sua Juventus, a suo dire non così favorita per il titolo.
"Credo che quest’anno sia difficile per la Juve. Ma questo al di là del cambiamento di allenatore. È quasi fisiologico, dopo nove anni, che gli altri abbiano trovato le contromisure e che tu possa sentirti un po’ appagato. Anche se il senso di appagamento alla Juve, io ne so qualcosa, non esiste, non è previsto. Alla Juve devi allenarti come se non avessi mai vinto una partita e devi giocare come se non ne avessi mai persa una. Però le altre adesso credo siano pronte a competere. Non so chi lo vincerà, ma credo che quest’anno le altre, oltre ad essersi rafforzate, forse sentiranno meno di prima che il campionato è scontato lo vinca la Juve. Sarà più aperto".
"L'Atalanta è una squadra nella quale avrei voluto giocare perché il gioco di Gasperini per un attaccante è l’ideale. Ti coinvolge, fai un sacco di gol, fatichi e ti diverti. I bergamaschi giocano con quello spirito che mi piace: avventuroso, coraggioso. C’è altruismo, giocano con continuità e da squadra. Che poi sono i valori che cerchiamo in Nazionale. Non vogliamo teste di cavolo, vogliamo giocatori altruisti, coraggiosi, che abbiano fame e garantiscano continuità. Io queste cose le vedo nell’Atalanta. La società sa di quali giocatori ha bisogno, quando li va a comprare non sbaglia, dal settore giovanile escono dei talenti fantastici che poi magari valorizza, vende, reinveste. È un modello che molte società farebbero bene a seguire".