ALLEGRI 300 VITTORIE JUVENTUS - L'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri nella gara di ieri, 21 gennaio 2024, vinta dai bianconeri per 3-0 a Lecce, ha ottenuto la sua trecentesima vittoria in carriera in Serie A come allenatore. Andiamo a ripercorrere le tappe che l'hanno portato a questo traguardo.
29 maggio 2008. Possiamo identificare questa data come l'inizio di tutto. In questo giorno Massimo Cellino e Massimiliano Allegri trovano l'accordo che rende il tecnico livornese l'allenatore del Cagliari, la sua prima panchina in Serie A. Allegri approda in Sardegna dopo aver regalato al Sassuolo, nella stagione 2007-2008, la prima storica promozione in Serie B dei neroverdi. L'inizio è complicato, infatti il Cagliari dopo le prime cinque giornate è ultimo avendo perso tutte le gare. Ma la fiducia in Allegri non manca e il 19 ottobre 2008 arriva la prima vittoria, 1-0 in casa del Torino. Da quel punto comincia una risalita quasi inarrestabile che porta i sardi a concludere il campionato al nono posto ottenendo la matematica salvezza già all'ottava giornata del girone di ritorno. Un esordio in Serie A incredibile per Allegri, coronato l'anno successivo con la vittoria della Panchina d'oro come migliore allenatore dell'anno. L'anno seguente il suo rapporto con il Cagliari si chiude e lascia la Sardegna avendo ottenuto 26 vittorie in 71 partite, lasciando il ricordo di una squadra ben attrezzata, con un gioco propositivo e molto insidiosa da affrontare.
Nel giugno 2010 ecco la prima grande chiamata della sua carriera da allenatore, il Milan. Al di là del blasone, era una squadra che nel suo organico aveva giocatori e campioni di primo livello, solo per citarne alcuni: Pirlo, Nesta, Thiago Silva, Ibrahimovic, Ronaldinho, Pato...e la lista non si ferma. Il percorso rossonero di Allegri possiamo identificarlo con una parabola discendente. Partito col botto, con la vittoria al primo anno dello Scudetto a discapito dell'Inter, che lo ha reso il secondo allenatore più giovane a vincere il campionato dopo Roberto Mancini. L'anno dopo il titolo non viene riconfermato, si perché a vincerlo sarà Antonio Conte con la Juventus, che con quello Scudetto aprirà uno dei cicli più vincenti della storia del calcio italiano, di cui Allegri, ancora ignaro all'epoca, sarà poi un grande protagonista. La terza stagione al Milan la conclude al terzo posto, mentre nella quarta viene esonerato al termine del girone di andata dopo una rovinosa sconfitta a Sassuolo dove Berardi ha segnato 4 gol. Il bilancio però è più che positivo, 74 vittorie su 133 partite giocate e dopo 6 stagioni di Serie A la quota della 100 vittorie è già superata.
Il titolo di questo paragrafo non vuole sottolineare come la Juventus sia e sia stata la squadra più importante della carriera di Allegri, ma di come lui sia riuscito a inserirsi e a imprimere la sua idea e la sua personalità nella Juventus e viceversa. Arrivato a Torino, sponda bianconera, nell'estate 2014 dopo l'inaspettato e per certi aspetti traumatico addio di Conte. Allegri ci mette poco a mettere da parte i malumori dei tifosi con una stagione d'esordio strepitosa, dove la Juventus torna in finale di Champions League dopo 12 anni, perdendo con il Barcellona e sfiorando un incredibile triplete. I suoi cinque anni alla Juventus hanno un denominatore comune: i trofei. Si perché Allegri non resterà a secco di trofei nemmeno un anno, vincendo dal 2014 al 2019 cinque Scudetti, due Supercoppe Italiane, 4 Coppe Italia. E non dimentichiamoci del raggiungimento di due finali di Champions League e delle stagioni incredibili dal punto di vista delle emozioni, come la cavalcata e la rincorsa allo Scudetto della stagione 2015-2016, che alla decima giornata vedeva la Juventus ancora nelle parti basse della classifica. Oppure lo Scudetto vinto a 95 punti nel 2017-2018 dove i bianconeri hanno avuto la meglio sul Napoli proprio nello sprint finale, ottenendo 30 vittorie su 38 partite e il 74% di vittorie in stagione (la percentuale migliore nella carriera di Max).
Il ritorno a Torino avviene nella stagione 2021 dopo due anni di assenza. Dopo un quarto e un settimo posto, in questa stagione 2023/2024 la Juventus sembra aver trovato una stabilità e una forza nel gruppo che dalle parti della Continassa non si vedeva da anni. Nella gara di ieri, 24 gennaio contro il Lecce, la Juventus ha trovato la testa della classifica con la sua sedicesima vittoria in campionato e Allegri la sua trecentesima vittoria in Serie A, diventando il terzo allenatore di sempre a riuscirci dopo Nereo Rocco, che dista solo due vittorie e Trapattoni a 352. Sembra una casualità, ma con questa vittoria ha anche raggiunto le 200 vittorie in Serie A proprio in bianconero su 287 partite.
Non si può dire che le critiche siano mancate a Massimiliano Allegri in questi anni, a volte per la sua comunicazione, ma soprattutto per l'idea di gioco che la squadra ha proposto in campo. Una Juventus che specialmente in questi due anni non è stata sicuramente spettacolare. I numeri che vi abbiamo riportato parlano da soli però e per quanto possa valere la spettacolarità del gioco, la carriera di Allegri, in pieno DNA Juventus, è legata solo e unicamente a un verbo: vincere.