JUVENTUS DYBALA - Per uno che è stato premiato come MVP della Serie A per la stagione 2019-20, parlare del 2020 come annus horribilis può sembrare paradossale. Eppure, se andiamo ad analizzare con attenzione gli ultimi mesi di Paulo Dybala, ecco che forse la considerazione non è del tutto priva di fondamento. Tutto parte dal maledetto infortunio, una ricaduta, a dire il vero, patito contro il Lione nell'ultima partita di Sarri come allenatore della Juventus. Quel giorno, oltre all'amarezza per l'eliminazione in Champions, ha segnato per l'argentino l'inizio di un vero e proprio calvario. A dire il vero già in pieno lockdown la Joya aveva dovuto fare i conti col Covid-19: una battaglia superata brillantemente, come dimostrano i tanti gol decisivi segnati dall'argentino alla ripresa del campionato. Il post-Lione però, non è stato facile. La Gazzetta dello Sport approfondisce stamattina la questione.
L'estate post 2019-20 è trascorsa, al solito, con le ricorrenti voci di mercato a proposito di una sua possibile cessione. Il dualismo con Ronaldo- più mediatico e giornalistico che interpersonale, ndr - ha messo la Joya nella scomoda posizione di sentisi sempre in discussione. La frenetica caccia al centravanti- da Dzeko a Suarez fino al colpo finale Morata - non hanno elevato il livello di fiducia dell'argentino. Chiamato ogni anno a conquistarsi sul campo il posto da titolare. Le prime uscite stagionali di una Juve già zoppicante di suo non sono state brillanti: quasi sempre subentrante dalla panchina, Dybala raramente ha fatto la differenza. Complici anche, sarebbe ingiusto non ricordarlo, i reiterati problemi fisici lamentati. Prima di natura intestinale con l'Argentina. Poi, e questa è storia recentissima, una recidiva alle vie urinarie nel post partita di Lazio-Juve.
Proprio la cattiva gestione dell'ultimo pallone toccato da un giocatore bianconero nel match con l'Olimpico - una sanguinosa palla persa che ha generato la rimessa laterale da cui è nato il gol di Caicedo, ndr - hanno attirato sull'argentino le ire dei tifosi. Dybala appare irriconoscibile: poco concentrato e poco brillante nelle giocate. La sosta, da questo punto di vista, arriva al momento giusto. Il fuoriclasse albiceceleste è una risorsa troppo importante per la squadra bianconera: il fitto calendario e il terreno da recuperare in campionato impongono che Dybala torni dopo la sosta con lo spirito giusto. Lo spirito dell'MVP.