JUVENTUS GENOA PAGELLE- Ci siamo presi qualche ora di riflessione. Come nelle relazioni che entrano in una fase di stallo e di sofferenza, prima di tornare a vedere sbocciare il fiore dell'amore. Perché, per noi, con la Juventus è così. Si soffre insieme, si trova la strada per starsi vicini. Sempre. Fino alla fine. Partita non buona quella dei bianconeri, che non escono dal periodo di difficoltà. Tra sfortuna, troppi errori e tante cose a sistemare. Ecco i voti contro il Genoa nelle pagelle della redazione.
SZCZESNY, 7- Salva i suoi con un paio di interventi di grandissimo livello nel primo tempo, quando il Genoa era arrembante. Decisivo per permettere alla Juve di ottenere almeno un punto. DETERMINANTE.
GATTI, 5.5- Si vede più in fase offensiva che difensiva. Tanto che il primo tiro bianconero è il suo. La difesa soffre troppo gli avanti del Genoa e dimostra qualche incomprensione di troppo con i compagni di reparto. FATICOSO.
BREMER, 6- Buona partita del centrale brasiliano, solido e arcigno. Non sicurissimo in qualche frangente, ma non dà mai la sensazione di essere in procinto di crollare. SOLIDO.
DANILO, 5- Nervoso. Impreciso. Fatica a guidare la difesa bianconera, in alcune uscite è troppo avventato. Se la Juventus appare, in alcuni frangenti, spaesata e senza una vera guida, è dovuto anche al suo calo. SPAESATO.
CAMBIASO, 5.5- Tra i più attivi dei suoi anche se, va detto, molto meno brillante ed efficace che in altre occasioni. Corre e prova a pungere, non sempre con risultati soddisfacenti. SPUNTATO.
(KEAN, 6.5- Entra e solo la sfortuna gli nega il gol che avrebbe potuto cambiare la sua stagione e, forse, quella bianconera).
MCKENNIE, 5- Molto meno in palle di altre uscite della Juventus e, cosa rara, si vede annoverare tra i meno positivi del match. Può succedere una giornata storta ma, forse, non in un momento così delicato. AFFATICATO.
(RABIOT, 5.5- Manca moltissimo al centrocampo della Juve. Entra e prova a dimostrarlo. Ci riesce solo in parte).
LOCATELLI, 5- Gioco prevedibile, lento e con troppi errori. Sarebbe interessante poter parlare con il ragazzo, che ha talento e juventinità da vendere. Per capire cosa succede. PREVEDIBILE.
MIRETTI, 6- L'unico, nel primo tempo, a contrastare, interdire, ripartire. Poco importa che pecchi di precisione nell'ultimo passaggio o nell'area avversaria. La Juventus avrebbe avuto bisogno di molti più giocatori con il suo carattere. LOTTATORE.
(WEAH, 5- Ennesima prova insufficiente da subentrato. Non riesce mai a dare la marcia in più).
KOSTIC, 6- Forse il migliore del primo tempo, cala inspiegabilmente con il passare dei minuti. Finalmente, comunque, una prova che ci ricorda il bel giocatore della stagione passata. POSITIVO.
(ILING-JR, 6- Vedi Kean. Ha la palla per decidere il match, sbatte sul palo. Non può piovere per sempre).
VLAHOVIC, 4- Cosa succede? Alterna partite sontuose a prestazioni terrificanti. Sbaglia troppo, è impreciso, si intende poco con Chiesa. Inaccettabile, per un giocatore del suo livello, farsi espellere così, privando la squadra del suo ariete. IMPERDONABILE.
CHIESA, 5- La Juventus fatica terribilmente in fase di impostazione e a farne le spese sono, quasi inevitabilmente, gli avanti bianconeri. Questa, comunque, è una scusa parziale, perché loro potrebbero fare molto di più. Fatica a tornare il giocatore devastante che era. SOTTOTONO.
(YILDIZ, 5.5- Invocato come risoluzione a tutti i problemi, entra benino. Senza incidere in maniera decisiva).
ALLEGRI, 5- Una Juventus che getta via i primi tempi, che subisce il gioco del Genoa, che fatica a verticalizzare e creare in modo imprevedibile è troppo poco. Con buona pace di Max, che avrebbe potuto risparmiarsi la critica ai giornalisti che, tutto sommato, non fanno altro che cercare di spiegare la pochezza bianconera.
Martino Cardani