Le PAGELLE di Lazio-Juventus: Milik manda la Juve nello spazio, ma che sofferenza

23 Aprile 2024
- di
Redazione JN
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La Juventus esulta con Milik
Tempo di lettura: 2 minuti

LAZIO JUVENTUS COPPA ITALIA 2024 PAGELLE- La Juventus accede alla finale della Coppa Italia 2024 perdendo a Roma, ma superando la Lazio. I bianconeri, allo Stadio Olimpico, perdono 2-1 una partita giocata male ma, in virtù del 2-0 di Torino, si aggiudica la finalissima di Roma. Attendendo Atalanta o Fiorentina. Ecco i voti della Juventus nelle pagelle della redazione.

I voti della Juventus nella sfida alla Lazio della Coppa Italia 2024

PERIN, 7- Salva la Juventus in un paio di occasioni, di cui la più clamorosa è l'uscita su Castellanos. Che ci mette del suo, ma sbatte sul portiere bianconero. Si dimostra più che affidabile. SOLIDO.
BREMER, 5- Erroraccio sul gol di Castellanos che, da solo, mostra le lacune della difesa della Juve. Che, fino a qualche tempo fa, era il fiore all'occhiello della squadra. BEFFATO.
DANILO, 5- Si fa beffare due volte da Castellanos. Non certo Lewandoski o Haaland, con tutto il rispetto. Prima l'attaccante lo supera con un movimento elusivo e il difensore sbaglia la scivolata. Quindi, nel gol del raddoppio, lo tiene in gioco. Stagione in netto calo rispetto all'inizio sfolgorante. INSICURO.
ALEX SANDRO, 4.5- Sorprende la scelta di schierarlo dall'inizio e lui si fa sorprendere da Castellanos, sì ancora lui, sull'angolo che vale il vantaggio della Lazio. E che apre una serata di incubi. DISTRATTO.
CAMBIASO, 5.5- L'unico, nel primo tempo, a provarci. Forse insieme a Chiesa. Corre, punta, salta, ci prova. Resta, comunque, una prestazione sbiadita. (VOLONTEROSO).
(WEAH, 6.5- Entra e mette un po' di sprint alla fascia. Trova l'assist decisivo per un gol importantissimo nella stagione bianconera).
MCKENNIE, 5.5- Una prestazione di qualche luce e molte ombre. Soprattutto sul lato tecnico. Alla Juve manca velocità e lucidità e lui ne è l'esempio. INGOLFATO.
(YILDIZ, S.V.).
LOCATELLI, 5.5- Gioca a fasi alterne. In alcuni momenti riesce a verticalizzare e innescare gli avanti bianconeri, in altri fatica a gestire il centrocampo e la fisicità avversaria. ALTERNATO.
RABIOT, 6.5- Primo tempo anonimo, quindi crescita decisiva nel corso della ripresa. Nella quale mette in difficoltà la Lazio, strappando e puntando l'area avversaria. PROPOSITIVO.
KOSTIC, 6- Si è tornato a vedere, a tratti, il giocatore che ci aspetteremmo. I cross in area insidiosi sono i suoi, così come l'attitudine a provare a saltare l'uomo. FINALMENTE.
CHIESA, 5.5- Ci mette tantissima volontà, ma poca precisione. Il 7 bianconero si incaponisce in qualche dribbling di troppo. Servono più lucidità e continuità, soprattutto nell'ultimo passaggio o nell'andare a chiudere l'azione. ALTI E BASSI.
(ALCARAZ, S.V.).
VLAHOVIC, 5.5- Tanta volontà, poca cattiveria sotto porta. Non una cosa da poco. Si vede poco nel primo tempo quando, comunque, va vicino al gol con una deviazione sporca. Più vivo nella ripresa, quando mette in luce qualche movimento da attaccante vero. POLVERI BAGNATE.
(MILIK, 7- Entra e decide la partita. Proprio quello che serve a un attaccante. Manda la Juve in finale).

ALLEGRI, 5- La Juventus non può e non deve giocare soffrendo in questo modo. E, soprattutto, con un primo tempo di questa risma, consegnandosi agli avversari. Si ottiene il passaggio del turno, ma c'è tantissimo da rivedere.

Martino Cardani

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