PIRLO BENEVENTO JUVENTUS INTERVISTA - Alla vigilia dell'importante, ed affatto facile, impegno contro il Benevento di Filippo Inzaghi, Andrea Pirlo ha presentato il match ai microfoni di JTV. Ecco le sue parole.
"Sarà una gara difficile contro una squadra tosta. Conosco benissimo l'allenatore e so cosa vorrà fare con i propri giocatori. Dovremo aver un atteggiamento concentrato sin dal primo momento, credo che loro faranno una gara importante cercando di coprire bene il campo e di ripartirci in contropiede, però sappiamo ormai che queste saranno le partite quando ci affronteranno e ci siamo preparati per questo. Il Benevento è una squadra organizzata che si chiude bene e cerca di ripartire con i loro attaccanti. Hanno giocatori fisici e di gamba e hanno messo in difficoltà anche il Napoli dovremmo stare attenti".
"Inzaghi è un allenatore che si è messo in discussione, ha iniziato nel Milan poi ha fatto un grande passo indietro ed è stato ammirevole andando in serie C facendo un passo importante per la sua crescita. Poi con i risultati è riuscito a riconquistarsi la serie A. È un allenatore bravo e preparato e malato di calcio, quindi è uno che arriverà sicuramente".
"Le squadre che affronteremo si chiuderanno molto? Si sarà il tema tattico di tante squadre, perché affronteranno la Juve, l'abbiamo visto in qualche partita, però noi dovremo fare meglio della scorsa sera cercando di muovere velocemente la palla e di cercare qualche attacco nello spazio. La scorsa sera cercavamo di giocare solo con la palla nei piedi mentre ogni tanto bisogna attaccare la profondità per liberare gli spazi".
"Alex Sandro viene da due mesi di infortunio e ha fatto una grande partita ed è affaticato, però sarà presente e verrà con noi. Abbiamo la fortuna che rientrerà Bonucci e sarà a disposizione anche lui. Cristiano Ronaldo effettuerà un turno di riposo concordato, perché era un po' stanco dopo tante partite. Io ho il mio modo di gestire le persone, facevo così anche quando ero un calciatore e non è cambiato nulla. Il gruppo sta crescendo in consapevolezza e riesce ad individuare quello che stiamo cercando di proporre fin dal primo giorno e poi gli sviluppi in campo si vedono. Ci voleva tempo e queste partite erano anche un po' per provare certi tipi di giocatori in certi tipi di posizione. Adesso che abbiamo individuato più o meno qual è la struttura della squadra riusciamo a lavorare meglio".
"Maradona è stato l'idolo di tutti noi ragazzi che volevamo giocare a calcio, è stato il dio del calcio. I primi mondiali che mi ricordo sono quelli dell'86 ed era riuscito a vincere i mondiali con l'Argentina e mi ricordo che ero in giardino a provare il gol che aveva fatto contro l'Inghilterra provando a scartare da solo gli uomini e provare a fare quel tipo di gol. Ricordo indelebile di un giocatore unico che rimarrà per sempre nella storia del calcio. Ho avuto la fortuna di incontrarlo qualche volta e ho fatto anche una foto di ricordo e sono contento di averla nel mio rullino".