Chiesa, la prima gioia non si scorda mai: "Felice per il gol. Mio padre? Gli ruberei il tiro..."

3 Dicembre 2020
- di
Redazione JN
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CHIESA JUVENTUS INTERVISTA - Il 2 dicembre 2020 è un giorno che rimarrà per sempre fissato nella memoria di Federico Chiesa: rappresenta infatti la data del suo primo gol da professionista in Champions League. Il figlio d'arte del grande Enrico, ieri protagonista assoluto del match contro la Dinamo Kiev, è stato intervistato da Sky a fine partita. Ecco le sue parole.

L'intervista a Chiesa: il primo gol in Champions e il suo impatto nella Juventus

"Non sapevo che mio padre ed io siamo la prima coppia padre-figlio ad aver segnato in Champions. Lui non l'ho ancora sentito, ci sentiremo dopo, però sono veramente felice anche per questo, l'ho saputo adesso. Le indicazioni di Pirlo? Le provo quasi tutti i giorni, il mister vuole che andiamo a chiudere l'azione proprio per far gol e creare occasioni. Questo è il calcio di oggi, è il calcio moderno, quello di portare più uomini nella metà campo avversaria per imporre il gioco.

Sui compiti tattici in campo

"Me lo dice anche il mister che per fare gol bisogna entrare in area di rigore e buttarsi lì che poi il pallone arriva. Poi mi chiede di attaccare la profondità e soprattutto oggi di ricevere il pallone e puntare l'uomo. Poi ci sono altre cose in cui devo migliorare molto, ma intanto fare quello che so, puntare l'uomo, creare superiorità e attaccare sempre la profondità, quello che mi chiede il mister".

Chiesa e il raffronto col padre

"Lui tirava in maniera fantastica sia con il destro che con il sinistro, con una coordinazione veramente da fenomeno. Gli ruberei il tiro, davvero".

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