BARCELLONA JUVENTUS KOEMAN - Non sta certo vivendo un momento felice, il Barcellona. Distante ben 12 punti dalla capolista Atletico Madrid, i blaugrana finora hanno beneficiato ben poco della cura Koeman. Il quale, anzi, appare abbastanza in bilico alla stregua di Zidane, suo illustre dirimpettaio sulla panchina dei grandi rivali del Real Madrid. Il tecnico olandese, che ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions contro la Juventus, si è mostrato comuunque tranquillo sulla sua situazione. Nonostante non abbia praticamente fatto nulla per nascondere il malcontento legato agli ultimi risultati. Ecco le parole di "Rambo" prima di Barcellona-Juventus.
"Il nostro obiettivo è vincere e garantirci il primo posto. Come mi sento? Non sono contento. Bisogna sempre analizzare una sconfitta e c'è differenza tra perdere una partita come quella di sabato e farla su un campo come quello dell'Atlético. Devi vedere come hai subito gol, la tua efficacia in attacco. Sono uno che non fa teatro, non nascondo la mia rabbia e ieri l'ho detto ai miei giocatori. I gol che abbiamo subito in alcune partite non possono essere accettati. Per ogni giocatore che si allena o gioca è una responsabilità essere qui. Quello che dico ai giocatori resta dentro lo spogliatoio. Non ci sono allenamenti per migliorare tante cose, ma bisogna analizzare tutto. Siamo la squadra che in generale ha creato cinque o sei occasioni nette in ogni partita, quindi devi trovare l'equilibrio per segnare più gol e subire meno. Abbiamo perso troppi punti per cose che non possiamo permetterci di fare".
"È un peccato perdere un altro giocatore per infortunio. Ha sentito qualcosa nella ripresa quando è entrato, ha pensato che non fosse niente, ed è un passo indietro considerando il suo background. È un motivo in più per cui mi lamento del calendario delle partite. Non so chi fissa il calendario delle partite, ma se martedì hai una partita di Champions League, pensando alle squadre spagnole, non puoi arrivare alle 4 del mattino. Siamo la squadra che ha giocato cinque trasferte alle 9 di sera. Se giochi mercoledì, hai un giorno in più per recuperare, ma non martedì".
"La responsabilità è sempre dell'allenatore perché è colui che mette la squadra in campo e fa i cambi. La massima responsabilità è in mano all'allenatore".
"Quello che voglio fare è comunicare con Leo sulle cose della gara, come qualsiasi altro giocatore e come gli altri capitani che abbiamo e non sprecare energie nelle questioni esterne perché non abbiamo alcuna influenza su di esse. Come allenatore devo cercare la massima prestazione di ogni giocatore".