Ramsey: "Lo stop è arrivato nel momento peggiore per noi. Szczesny? Chiese un bonus per il mio trasferimento"

12 Giugno 2020
- di
Redazione JN
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RAMSEY JUVENTUS INTERVISTA - Lo stop forzato del campionato dovuto all'epidemia di Coronavirus, la ripresa graduale degli allenamenti, fino a questa sera. Il primo match di calcio giocato post-Covid è la sfida tra Juventus e Milan di Coppa Italia. Aaron Ramsey, intervistato da The Atheltic, ha parlato di questo particolare periodo, ricordando il suo arrivo a Torino grazie ad un simpatico aneddoto sull'attuale compagno, Szczesny.

L'intervista di Aaron Ramsey: sullo stop dovuto alla pandemia di Coronavirus

"È arrivato nel momento peggiore, la partita contro l’Inter era importante per i tifosi anche se a porte chiuse. Abbiamo fatto un grande lavoro portando a casa la vittoria e tornando in testa alla classifica. Nessuno sapeva cosa sarebbe successo dopo, se il campionato sarebbe continuato o sarebbe stato annullato con la classifica in atto. Dovevamo dare tutto in quella partita. è stato grande essere parte entrato in entrambi i gol”.

Le differenze tra la Serie A e la Premier League

"La Serie A è un campionato diverso dal calcio a cui ero abituato, anche se la scorsa stagione Unai Emery faceva molta tattica. Sarri va molto in profondità, qui la tattica è molto importante. Molte volte facciamo preparazione tattica per la partita successiva. La Premier League è più intensa. C’è più libertà di attaccare e forse più spazi, qui molte squadre, anche quelle più grandi, ti aspettano basse e ti incoraggiano a salire. Devi essere più paziente, provare a muovere la palla più velocemente per mettere gli avversari fuori posizione".

Quando Szczesny chiese un bonus per il trasferimento di Ramsey alla Juventus...

"Scherzò dicendo che voleva una parte di bonus per il trasferimento. Tek (Szczesny, ndr) era il mio uomo per avere tutte le informazioni, è stato qui a lungo e conosce tutto di questo club. Aveva solo cose positive da dire".

Sul presidente della Juventus, Andrea Agnelli

"E’ spesso con noi, se non quasi tutti i giorni. Parla con noi giocatori, prende un caffè con i ragazzi. Se vedi un presidente che lo fa è un esempio per tutti, significa che siamo tutti insieme e siamo uniti".

Sul ruolo in campo

"Sono venuto qui per giocare in questo ruolo, ovvero quello di mezzala, è quello in cui mi trovo meglio. L’ho detto molte volte durante gli anni. È la mia posizione e dove gioco meglio”. 

Sui compagni bianconeri, Dybala e Cristiano Ronaldo

"Su Paulo posso solo confermare che è un giocatore incredibile. Ha talento, gioca per la squadra e in allenamento e partita ha fatto cose eccezionali. Cristiano Ronaldo? Viviamo nello stesso complesso, è uno dei migliori della storia, non ci sono dubbi sul suo impegno e su quello su quello che fa per migliorarsi. È il primo ad arrivare in palestra per fare tutti i suoi esercizi e vuole vincere tutte le partite. Tutti i calciatori lo vogliono ma lui ogni volta ha questa forte volontà e determinazione. Segna tantissimi gol, e molto importanti. Speriamo che ci aiuti a raggiungere i nostri obiettivi in questa stagione”.

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