BOLOGNA - Alla vigilia di Juventus-Bologna, Sinisa Mihajlovic ha dato spettacolo come sempre in conferenza stampa, partendo da una citazione di Che Guevara. "Non tornare mai indietro nemmeno per prendere la rincorsa".
"Cos’è la Juve per me? Beh, tanti anni fa, quando c’era un’altra dirigenza, è dimostrato che ha fatto qualche impiccio anche se quei dirigenti sapevano di calcio e non c’era bisogna di farli… La Juve ha tutto, è un modello da seguire: giocare e allenare la Juve è un onore, non si discute; ed è anche per questo che se vinci contro la Juve è molto più bello. Mi capitò di batterla col Catania, ci sono andato vicino col Torino quando poi Higuain fece gol all’ultimo minuto. La gara dei tre cambi quando allenavo i granata? Li feci perché volevo vincere, non perché volevo fare il fenomeno: poi sono stato sfortunato perché dopo trenta secondi ho preso gol. Da giocatore ho vinto diverse volte ed è una soddisfazione. Ah: sono stato esonerato due volte dopo aver giocato contro la Juve, con Milan e Torino. Perciò spero di non perdere e quindi di non essere esonerato…".
"Ai ragazzi ho fatto i complimenti perché si sono allenati bene: a Torino, pur se una bellissima città, non vogliamo fare una gita, abbiamo qualcosa di più importante da fare. E io gioco sempre per vincere. Pirlo? Le battevo meglio io le punizioni, può dirlo anche lui. L’estate scorsa feci una lezione da remoto a Coverciano, fra gli allievi c’era lui e mi fa piacere che adesso occupi quella panchina. Alla fine mi mandò un messaggio facendomi i complimenti per la lezione. Io raccontai tutto, adesso posso pensare che lui sappia tutto di noi perché io sono sempre sincero in ogni cosa, per cui mi toccherà cambiare qualcosina", ha concluso pizzicando il suo rivale di domani.