PAROLE ALLEGRI - Nel post partita di Roma-Napoli, Massimiliano Allegri è tornato a parlare. L'ex tecnico dei bianconeri lo ha fatto ai microfoni di Sky durante la trasmissione "Sky Calcio Club".
"Non so ancora nulla sul mio futuro, penso che in Italia ci sia bisogno di rimboccarsi le maniche e lavorare sodo. Le eliminazioni delle italiane dalle competizioni europee deve farci riflettere. Il calcio è una cosa seria, io sono cresciuto con il vecchio stile e bisogna saper dare equilibrio tra vecchio e nuovo stile. C'è bisogno di mettere al centro il giocatore e lavorarci. La tattica serve, poi in Europa il pallone viaggia a centro all'ora. Bisogna lavorare di più sui settori giovanili sulla tecnica individuale. Dispiace dirlo ma i giocatori sono diventati uno strumento per rendere bravi gli allenatori. Io sono stato innamorato perso dei miei giocatori, ieri ho visto con mio figlio un servizio su Ronaldinho e mi sono emozionato. Non si può mettere al centro la tattica se non hai i giocatori giusti".
"Bisogna fare un passo indietro e ripartire dalle basi. La Juventus è stata sfortunata, avrebbe meritato di passare. È bello vedere un giocatore bravo tecnicamente, è un dettaglio che va curato sopratutto nelle giovanili. Bisogna avere dieci giocatori di movimento che muovono bene il pallone se no diventa un problema".
"Se scelgo Ronaldo o Messi? Sono due giocatori diversi. Ronaldo è più grande, Messi uno è più forte".
"Ora è impossibile dirlo, Pirlo sta facendo bene. Vedere da fuori è facile, ti fai delle idee mentre da dentro è tutto diverso. La Juventus ha lavorato bene, è in finale di Coppa Italia e ha vinto la Supercoppa. Non dimentichiamoci che il Covid ha stravolto tutto. Il centrocampo è stato cambiato in blocco, la rosa ha qualità. Serve calma e costanza, i giocatori non sono macchine. C'è da farsi delle domande se Ronaldo, Ibra e Chiellini rendono tanto a questa età nel campionato italiano".
"A parer mio non può giocare davanti alla difesa. È come una riserva che gioca uno o due partite ma non può farne cinque. Anche con me giocava in quel ruolo ma poi tornava a fare la mezz'ala. Ha un tempo di gioco non adatto, stoppa, pensa e poi gioca".