JUVENTUS MORATA INTERVISTA - In attesa di scendere in campo con la Nazionale iberica per i match di qualificazione ai prossimi Mondiali del 2022 in Qatar, Alvaro Morata è intervenuto telefonicamente all'emittente spagnola Cadena Ser. e sulle colonne del Mundo Deportivo. Il centravanti ha parlato di molti argomenti inerenti la sfera personale, nonchè del mondo Juve di cui fa parte: ineviatbili alcune considerazioni su CR7. Ecco le sue parole.
"Piccoli dettagli ci sono costati l’eliminazione col Porto. È colpa di tutti. Se segno io di testa la prima occasione che mi capita passiamo. Bisogna guardare sempre il lato positivo, abbiamo vinto la Supercoppa e siamo in finale di Coppa Italia. Bisogna prendere questa stagione come un anno di transizione, ci sono stati tanti cambi. Ci sono cose migliorabili, e basta".
"Quando sei in prestito la tua opinione conta abbastanza poco. Ero felice nell’Atletico, sono felice nella Juve. A fine estate mi diranno. Sono felice nella Juve, è l’inizio di un progetto nuovo". Sullo stesso argomento, Morata ha dichiarato al Mundo Deportivo: "Non so se alla Juve ho trovato il posto in cui fermarmi a lungo, magari! Però non è una cosa che posso decidere io, lo vedremo nel futuro. Io sono felice, poi vediamo cosa succede, perché non appartengo alla Juve".
"Continuo a pensare che così come alleniamo il nostro fisico dobbiamo allenare la testa, per essere pronti perché è una cosa che ti aiuta tanto. Fino a poco tempo fa, anche per quelli della mia generazione, andare dallo psicologo non era vista come una cosa normale. Però inevitabilmente si che dev’essere normale. Oggi è sempre più abituale, e arriveremo a un giorno nel quale sarà addirittura obbligatorio. Ci sono persone che vivono momenti complicati e potrebbero evitarlo. Per quanto mi riguarda se avessi avuto accanto un professionista quando ero al Chelsea la cosa mi avrebbe aiutato e fatto bene. Quando la testa non funziona, tu sei il tuo peggior nemico. In quei momenti è uguale ciò che fai, lotti sempre contro te stesso. Io non ho mai sofferto di depressione, però ci sono ci sono andato vicino".
"Ora vedo regolarmente uno psicologo, ma non per evitare ricadute: lo faccio perché vado a trovare una persona con la quale condivido un punto di vista imparziale, una persona che è sincera con te. La testa non è che si lava come fai con i denti, bisogna tirar via certe cose dalla testa. Io ho una grandissima paura a volare senza la mia famiglia. Sto veramente male. È una cosa che sta li nella mia testa, non so come né perché. Per questo credo che parlare con una persona che ti capisca è importante".
"Siamo stati tutti criticati, ma nessuno ha vinto quanto Cristiano. Siamo tutti colpiti dal momento, e chi ti dice che non è così mente. Io sono il primo a sapere che mi criticano, e lo saprà anche Cristiano, ma non devo certo dire io chi è Cristiano perché lo sanno tutti. Con Cristiano parliamo di tutto meno che di calcio. Passiamo un sacco di tempo insieme e quando siamo fuori al campo parliamo di come va il mondo, proviamo ad evadere un po’. Parliamo della pandemia, di come ha colpito la Spagna e il Portogallo… Cristiano dà la sensazione di essere frustrato perché è abituato al top. Non è una cosa che riguarda la Juve, se fosse in un’altra squadra sarebbe lo stesso. Io lo vedo contento, però è abituato a vincere ed è normale che stia soffrendo, così come sto soffrendo io. Però lo vedo contento".
"Cristiano al Madrid? Non ci ho mai pensato. Io voglio che resti alla Juve perché voglio che la Juve abbia i migliori giocatori. Spero di averlo vicino, o qualsiasi cosa che lo faccia felice, sarei contento per lui".