Allegri: "Da qui alla fine dobbiamo fare più punti possibili, ne mancano 4 per la Champions"

30 Aprile 2022
- di
Arianna Botticelli
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JUVENTUS VENEZIA ALLEGRI CONFERENZA STAMPA - Alla vigilia di Juventus - Venezia, sfida valida per la 35° giornata di Serie A, il tecnico bianconero Massimiliano Allegri si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti presenti.

Juventus - Venezia, la conferenza stampa di Allegri

"Innanzitutto bisogna fare punti e bisogna fare più punti possibili da qui alla fine. Poi mancano ancora quattro punti alla matematica per raggiungere la Champions e abbiamo la possibilità di prendere tre punti contro una squadra che, però, ha cambiato allenatore e che viene da otto sconfitte. Il Venezia ha sempre combattuto, mentre noi nelle ultime quattro partite abbiamo subito sempre gol e domani dobbiamo cercare di non subirlo. Domani ci vuole grande rispetto per l’avversario e non dobbiamo pensare di aver già raggiunto l’obiettivo perché così non è".

Su Kean

"Kean non fa mai goal banali. A Sassuolo è entrato bene, sta bene fisicamente e mentalmente. Devo valutare se domani lo farò giocare dall'inizio o meno. Sono contento di quello che sta facendo". 

Se avesse un jolly quale partita del campionato vorrebbe giocare? 

"Piuttosto vorrei rigiocare la Champions. Poi bisognerebbe fare mente locale degli errori che abbiamo fatto, però ci sono state delle cose positive. È inutile ormai ragionare su come finisce la stagione. Bisogna fare i punti che servono da qui alla fine per giocare la Champions League il prossimo anno e poi ci sarà la finale di Coppa Italia da giocare".

Klopp nel suo primo periodo non ha vinto niente con il Liverpool, poi ha vinto e adesso ha rinnovato il contratto fino al 2026: questo insegna qualcosa?

"Innanzitutto mi hanno fatto molto piacere le parole del presidente. La Juve negli ultimi anni ha vinto tanto, è stata molto brava in Europa giocando sempre la Champions in modo importante. Quest'anno abbiamo messo una buona base e dobbiamo essere pronti per l'anno prossimo. Klopp lo conosco poco come persona, però devo dire che mi sta molto simpatico perché si prende poco sul serio ed è molto bravo. In Italia si tende a buttare giù gli allenatori dal mattino alla sera e stare sulla stessa panchina può essere un vantaggio per tutti. Con la Juve abbiamo lavorato bene quest'anno, abbiamo lavorato tutti insieme cercando di valutare gli errori fatti. Siamo sulla buona strada, ma da lì a vincere poi ce ne passa perché vince solo una. Anche perché non lottare per il campionato mi fa girare parecchio le scatole".

Sugli infortuni muscolari in questa stagione

"Io credo che gli infortuni muscolari siano stati nella media. Gli altri infortuni lunghi sono stati traumatici. Anche Danilo che è stato fuori due mesi è stato un infortunio traumatico perché si è strappato dopo una botta subita a Roma. Però la squadra nelle difficoltà si è comportata bene e adesso bisogna fare punti".

Sulle condizioni di Danilo e Arthur

"Arthur è a disposizione. Danilo ha fatto due giorni a parte e oggi si è allenato con la squadra, ma domani deve giocare. Cuadrado speriamo di averlo contro il Genoa. Anche per De Sciglio vediamo. Locatelli e McKennie li stanno seguendo bene speriamo di averli entro la fine della stagione ma è difficile".

Sul turnover mirato, in vista della finale di Coppa Italia contro l'Inter

"Si può fare turnover mirato solo se ci fanno giocare a calcetto. Se ci fanno giocare in sette contro sette possiamo giocare se no non lo possiamo fare. Quindi non abbiamo nessun vantaggio sull'Inter". 

Qualche giovane potrà fare parte della rosa del prossimo anno? 

"Queste valutazioni le faremo a fine stagione. Finiamo e poi valuteremo tutto, quelli che abbiamo dentro si allenano sempre con noi mentre gli altri che sono fuori vengono seguiti settimanalmente nelle partite che giocano. Poi i giovani che abbiamo qui sono seguiti molto bene dai loro allenatori".

Su questa particolare stagione

"Non c'è una squadra di valore assoluto che può dominare il campionato. Alla fine il campionato esprime sempre i valori, io ad esempio non credevo di perdere Chiesa e McKennie per così tanto tempo. Ci sono mancati numericamente i giocatori. Poi è anche bello così perché c'è più equilibrio ed è bello vedere come finisce".

Che significato avrebbe raggiungere il terzo posto? 

"Avrebbe un grande significato perché in stagione, se non sbaglio, siamo stati anche decimi in classifica e a gennaio eravamo in una brutta posizione. Poi è stato fatto un buon lavoro e abbiamo fatto questa rincorsa. Poi vedremo cosa farà il Napoli che fino a pochi giorni fa si giocava lo scudetto e vediamo se riusciamo a prenderlo. Quindi consolidiamo il quarto posto e poi vediamo".

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