ALLEGRI JUVENTUS INTER CONFERENZA - Finisce 1-1 all'Allianz Stadium con i marcatori che vanno a segno negli ultimissimi minuti della sfida tra Juventus e Inter nella semifinale di Coppa Italia. Al termine della sfida non sono mancate anche le tensioni fra i giocatori delle due sqaudre ed è proprio da questo punto che parte l'intervista di Massimiliano Allegri ai microfoni di Mediaset. Queste le parole del tecnico dei bianconeri in zona mista e in conferenza stampa.
"Non so niente, perchè finita la partita sono andato dentro, so dell'espulsione di Cuadrado, c'è stata qualche espulsione, ma niente di che, un po' di confusione alla fine di una partita equilibrata. Sapevamo delle difficoltà della partita, nonostante l'Inter venisse da un periodo non facile, però comunque è sempre l'Inter, lo ha dimostrato anche stasera.
Alla fine non lo so, perchè dopo il rigore la partita era finata. È stata una partita tattica e nel secondo tempo siamo andati in crescendo, dovevamo far girare la palla più velocemente. Nel secondo tempo c'era la sensazione di poter vincere la partita. Poi il calcio è anche questo con Bremer che salta fuori tempo, ma abbiamo sbagliato prima dove non dovevamo concedere il lancio a Bastoni. C'è rammarico per non aver vinto, ma è stata una partita equilibrata ed è giusto il pari".
Noi abbiamo finito la partita in crescendo, soprattutto nel secondo tempo, abbiamo velocizzato un po' di più l'azione, eravamo più presenti in area, detto questo dispiace perchè la partita era finita, bisognava essere un po' più svelti, bisognava andare in pressione sulla palla perchè mancavano 30 secondi e potevano solo metterla in mezzo.
Kostici poteva essere un po' più malizioso avvicinandosi un po' più a Dumfries, poi c'è stata questa ingenuità, ma è stata una partita equilibrata e credo che alla fine il risultato giusto sia il pareggio, perchè ci sono state occasioni da una parte e dall'altra, nel primo tempo le hanno avute loro, poi le abbiamo avute noi, quindi questo fa parte del calcio, ma la squadra è in una buona condizione, sapevamo che la partita che contava era quella di ritorno. Dispiace perchè a 20 secondi dalla fine era una situazione evitabile".
“Nel primo tempo siamo stati un po’ troppo lenti, meglio nella ripresa quando abbiamo occupato meglio gli spazi e l'area. Dispiace per il gol preso nel finale”.
"Tanto arriva tra un mese, adesso abbiamo partite importanti Lazio, Sporting e Sassuolo. Dobbiamo fare un passo alla volta e alla Coppa Italia ci penseremo dopo. Ci toccherà poi vincere o nei novanta minuti o ai rigori".
"Durante la sosta abbiamo lavorato, ma la squadra era già in una buona condizione fisica e mentale. Stasera ho visto i ragazzi molto arrabbiati per questo pari ma dobbiamo esser bravi ad accettarlo. Nel primo tempo eravamo un po' troppo lenti. Loro quando avevano palla noi li abbiamo aspettati, nel secondo tempo abbiamo dato più pressione. Andando avanti nella partita le sensazioni erano buone".
"Dusan ha fatto una buona paritta. Angel è un giocatore straordinario. E' chiaro che bisogna occupare meglio l'area. Una volta che è entrato Chiesa, con caratteristiche diverse siamo passati meno in mezzo al campo e abbiamo usato più gli esterni e abbiamo avuto delle situazioni. Di Vlahovic e Di Maria son contento poi devi fare delle sostituzioni per mettere forze fresche. Chiesa era un giocatore che poteva spaccare la partita.
Di Maria? Sarà rimasto anche arrabbiato perchè l'ho tolto, io però faccio le sostituzioni in base all'andamento della partita. Avevo bisogno di un giocatore che ci raccordasse un po' di meno il gioco ma fosse più presente in area".
"Sta crescendo di condizione. Il dolore dietro al tendine si sente meno. Oggi in 40 presenze prima di oggi ha giocato credo 900 minuti su 3600 giocati da quando abbiamo iniziato la stagione. Ci vuole un po' di tempo ma è tutto normale. Credo che a Federico gli serviranno questi mesi per entrare in condizione".
"Cuadrado ha fatto un gol straordinario, lui è sempre determinante. Per il futuro vedremo adesso abbiamo un mese importante davanti".
"Credo che a calcio non possa più giocare. In futuro avrà un ruolo da dirigente non so se alla Juventus, ma questo spetta alla società".