ARRIVABENE JUVENTUS INTERVISTA CALCIOMERCATO - Queste le parole di Maurizio Arrivabene, amministratore delegato della Juventus, intervistato da Tuttosport in merito alle questioni di calciomercato, sia in entrata, sia in uscita.
"Non c’è una nuova Juventus, c’è la Juventus che come obiettivo ha la continuità a mantenere una squadra ad altissimi livelli e mirare ad altissimi traguardi. Il “J brand” ha enormi potenzialità. Noi dobbiamo progettare una squadra che in campo deve vincere e un’altra che lavora per espandere il marchio nel mondo".
"Gli stiamo parlando e le cose si stanno evolvendo molto, molto bene. La presenza di certi giocatori è importante sia dal punto di vista tecnico che commerciale, il mio sogno sarebbe avere un giocatore italiano che venga riconosciuto a livello internazionale: un Totti, un Del Piero, un Buffon, un Paolo Rossi del 1982"
"C’era stato un accordo, poi c’è stato l’aumento di capitale, ci siamo tutti presi una pausa, di cui i procuratori erano informati e d’accordo, per effettuare valutazioni all’interno del Consiglio di amministrazione. Ci siamo rincontrati e abbiamo detto che i termini erano cambiati, perché volevamo muoverci in maniera diversa. Per cui da un contratto quadriennale a certe cifre, che vorrei evitare di citare per evitare ulteriori polemiche, siamo passati a un’altra strategia. Anche perché tutti sanno chi è arrivato a gennaio, no? Ma questo non ha compromesso i rapporti, non c’è stata nessuna guerra fra noi e Dybala".
"Oggi è impossibile trattenere un giocatore che se ne vuole andare. Ma è sempre una questione di numeri, non è che se uno vuole andare via gli rispondi: prego, accomodati. È difficile trattenere un giocatore, però dal tavolo della trattativa bisogna alzarsi tutti e tre soddisfatti. E vale sempre l’articolo quinto: chi ha i soldi ha vinto".