JUVENTUS BALZARINI DYBALA - Il tema rinnovo-Dybala sta provocando uno tsunami di reazioni, soprattutto dopo la strana esultanza del 10 bianconero di sabato sera. Tra queste, interessante è quella di Gianni Balzarini, noto giornalista sportivo, che ha parlato così della questione sul proprio canale Youtube.
"Ho ascoltato bene le parole di Dybala. Tutto quello che viene riportato, lo dice anche lui esplicitamente. C’è quel ‘non ho nulla da dimostrare’ e quella parte relativa al fatto che la società ha deciso di rivedersi tra febbraio e marzo. C’è anche la dichiarazione in cui esprime il suo rammarico perché sono successe tante cose e preferisce non parlare. Qui la curiosità è galoppante. Che cose sono successe? Sarà il nostro compito da qui fino a quando si farà luce su tutta la vicenda, ammesso sia possibile farlo pienamente perché queste situazioni rischiano di rimanere per tanti anni sospese. Poi magari la verità si viene a scoprire tra qualche anno, come quando si fanno le biografie in cui si raccontano le cose come sono andate. Quali cose possono essere successe? Possono venire in mente le difficoltà burocratiche legate al suo procuratore che continuano ad esserci. Non è l’unica situazione, anche se è vero che una situazione burocratica su una situazione così importante può far dire ‘meglio che non ne parli’. Quali possono essere le altre cose che hanno portato a questo pubblico disappunto? Un accordo già fatto e su cui si torna indietro con un’offerta di 7 milioni netti solo per 3 anni fa pensare ad una rimessa in discussione da parte della Juventus sulla scorta degli infortuni. Non credo sia una questione puramente tecnica a far ripensare la società su Dybala. Alla sua età, è difficile che possa fare il suo definitivo salto di qualità ed entrare nell’olimpo dei super-fuoriclasse come Messi e Ronaldo, ma non è impossibile. Questo però si sapeva. I quattro infortuni di stagione possono aver fatto ripensare la società per i prossimi anni. Quindi è meglio fare un contratto di quattro anni con tutti questi soldi o è meglio stare più indietro salvaguardando la possibilità di tenermelo e andare a discutere una cessione nei prossimi anni non a parametro zero. Come se ne esce? Parlandosi e verificando. Perché febbraio e marzo? La società può pensare a quanto regge, se si fa male ancora. Il ripensamento può essere letto come un atto cautelativo. Per me la Juve può aver fatto questo tipo di considerazioni. Inter? Tanti tifosi dell’Inter ho sentito dire e scrive ‘no no per carità dare 10 milioni l’anno a uno che si fa male spesso".