BONUCCI JUVENTUS MILAN INTERVISTA - Queste le parole di Leonardo Bonucci rilasciate al termine della sfida di Serie A tra Juventus e Milan nell’intervista ai microfoni di DAZN e Sky Sport.
"Sono triste, dispiaciuto e deluso, perchè queste ultime stagioni non sono state all'altezza della Juventus. Quest'anno abbiamo incontrato delle difficoltà mai incontrate prima. Per me è stata una stagione difficile, ma ho sempre cercato di dare il mio obiettivo. Alla Juventus non puoi essere soddisfatto se non raggiungi gli obiettivi prefissati".
Quest'anno ci sono state partite dove potevamo fare meglio in fase di possesso. In altre partite, come quelle di lunedì, abbiamo preso goal troppo semplici, perchè, in alcuni momenti, si è persa alla bussola. Questo, però, accade quando non si hanno delle certezze".
"C'è grande dispiacere e grande delusione perché non ci meritavamo di finire l'annata così per quello che abbiamo dato tutti in questa annata difficile e anche per i nostri tifosi che non festeggiano due anni un trofeo e arrivare in Champions, anche se con i punti sul campo ci siamo, vincere questa sera significava giocarci ancora una chance a Udine, purtroppo non ci siamo riusciti. E stato un anno surreale e qussto è il grosso dispiacere perché è una grande gruppo con grandi uomini e si meritava qualcosa in più".
"Che direzione deve prendere la Juventus? Non è mio compto dirlo. Noi calciatori dobbiamo solo scendere in campo. Alla Juventus non puoi non alzare trofei per due anni. In ogni caso, abbiamo un bel gruppo. Mi auguro che il prossimo anno sia l'anno della rinascita sotto il punto di vista dei trofei, da come si può riparire non sta a me deciderlo e valutarlo.
Il gruppo è valido, perderemo delle pedine per ovvi motivi, ci sono giovani che a volte hanno trascinato e il loro entusiasmo deve essere contagioso, bisogna far capire loro cosa signfica indossare questa maglia dal primo all'ultimo secondo".
Io sono il capitano della Juventus e ho un contratto fino al 2024. Se la società ha piacere a tenermi ancora, io resto volentieri".
"Non è mancanza di fiducia in quello che fai, a volte il piano partita non è andato come volevamo, non abbiamo avuti gli strumenti per uscirne fuori, la questione fuori campo a volte ci ha ricompattato ma anche tolto tante energie".