Capello: "La Juventus ha colmato il gap con le avversarie"

12 Luglio 2022
- di
Redazione JN
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Tempo di lettura: 3 minuti

CAPELLO CALCIOMERCATO SCUDETTO INTERVISTA - In questi giorni di estate rovente a scaldare ancora di più l’aria sono i rumors di calciomercato. Alcune operazioni più di altre poi tendono a occupare i pensieri degli esperti. Non dobbiamo dimenticare poi che manca un mese esatto all’inizio del campionato 2022/2023 e già si cerca di fare pronostici su chi potrà stampare lo scudetto nel petto alla fine della prossima stagione. Nelle pagine de La Gazzetta dello Sport Fabio Capello ha trattato tutti questi temi. Ecco le sue parole. 

Capello parla dell’operazione Zaniolo e dalla corte di Juventus e Roma

"Proprio così. Zaniolo ha un grande talento che rischia di disperdere. Deve stare attento a chi gli sta attorno e deve “curarsi” con attenzione tutto l’anno. Sempre. Sa a chi ripenso? A Baggio: infortuni gravissimi al ginocchio, ma era ancora Baggio dopo i trent’anni. Attenzione al peso, lavoro specifico, era attentissimo. Se molli, però, rischi una ricaduta. Sarebbe un peccato per il calcio italiano e anche per lui. Deve pensarci: se non torna quello di prima, ne risentirebbero anche il valore sportivo ed economico".

Capello parla anche di Dybala

"Dybala non si discute: se sano, è un fuoriclasse che fa la differenza. Però gioca poco. La sua “fortuna” è che sono infortuni muscolari: non solo si può lavorare per curarli, ma anche per prevenirli. Ho una domanda: perché la Juve l’ha lasciato andare? Forse certe richieste di ingaggio non andavano fatte. Lo vedrei bene alla Roma per Zaniolo, libero sul centrodestra".

Analisi scudetto 2022/2023. Chi è la sorpresa? Chi il favorito?

"Se parliamo di squadra, il Napoli. Ma tutto gira attorno a Koulibaly. Se lui resta, Spalletti può lottare per lo scudetto. Se va via, perde molto. Inter e Juve sono in vantaggio. L’Inter era già forte, s’è potenziata con Mikhitaryan, un ottimo acquisto, e con Lukaku, che farà la differenza. In Italia non c’è un difensore che possa fermarlo, in Inghilterra è un’altra storia. Se poi prende anche Bremer... Però vediamo Gosens: non deve far rimpiangere Perisic che è stato decisivo con gol, assist, avversari obbligati al raddoppio".

Capello su Juventus e Milan

"Era quella più indietro come giocatori e come testa. Non da Juve. Non ho visto il solito animus pugnandi. Ora ha colmato il gap: aveva bisogno di un giocatore importante a centrocampo. Pogba può essere quello giusto, decisivo, forte, creativo, trascinatore. Quando partiva lasciava gli altri nella polvere. Da mezzala naturalmente. Al centro Locatelli deve solo abituarsi: può fare benissimo quel ruolo. Milan? Per ora è indietro. Ha Leao che fa la differenza, ha una delle fasce di sinistra più forti d’Europa, deve ripartire da come aveva finito il campionato: così sarà difficile da affrontare per tutti. Il pilota c’è. Se arriva De Ketelaere ha un gran rinforzo. E poi Origi: buon giocatore, ma va aspettato".

L’intervista a Capello verte sui ritorni di Lukaku e Pogba

"Parliamo di giocatori top. Visto Ibrahimovic? A trentott’ anni è stato decisivo. Questi hanno fisicità e qualità, in Italia dominano. Saranno cavalli di ritorno, ma sono purosangue. Neanche vecchi, nel pieno delle forze".

Capello sulle sue aspettative sui club

"Il Milan per la verità qualcosa ha già fatto l’anno scorso, cambiando in corsa. Ha provato con Calabria e Theo che andavano al centro ma poi, visto che si creavano ingorghi, li ha allargati di nuovo. Pioli sa adattarsi alla partita. Inzaghi e Allegri hanno canoni di gioco più definiti. Ho visto grande attenzione tattica nella Roma. Ma io spero in un’altra novità. Quale? Spero che la palla viaggi più veloce e verticale. Non sto parlando di lancioni, spero che capiscano. Dico che, riconquistata palla, devono giocare in avanti, con dribbling, verticalizzazioni, come fa il Liverpool e ora anche Guardiola che, non a caso, ha preso il centravanti vero. Meno palloni al portiere, meno passaggi laterali: sono facili, ma servono a togliersi ogni responsabilità, a non rischiare".

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