JUVENTUS CHIELLINI POGBA - Passano i giorni ed emergono sempre più aneddoti dall'ormai celeberrima autobiorgrafia di Giorgio Chiellini dal titolo "Io Giorgio". Stavolta non siamo qui a riportare segreti di spogliatoio, vizi dei giocatori o liti inesplose, ma solamente le sensazioni del protagonista attorno alla figura di Paul Pogba, oggetto del desiderio dell'oggi bianconero ma già compagno del Capitano alla Juve per 4 anni, dal 2012 al 2016. Ecco le parole emerse dal libro.
"Ricordo quando arrivò da noi: dopo tre o quattro giorni di ritiro, io e i miei compagni ci guardammo in faccia e dicemmo: ‘Ehi, ma questo è forte davvero!’ Proveniva dal Manchester United da svincolato, era giovanissimo e pensavamo fosse uno dei tanti di passaggio, uno di quelli che le società usano per fare un pò di mercato. Nessuno si aspettava un campione del genere. Paul si muoveva in campo con questo suo incredibile fisico, era magico, impressionante. E dire che le prime partite le giocò fuori ruolo, davanti alla difesa per far riposare Pirlo. Ma conoscendolo, nel tempo a venire si capì che quel ruolo era stato limitante, Paul non poteva aprire la falcata e liberare la sua prepotenza fisica e tecnica, quella che gli avrebbe permesso di diventare il formidabile ‘tuttocampista’ che conosciamo".