CONFERENZA ALLEGRI LAZIO JUVENTUS COPPA ITALIA - Queste le parole di Massimiliano Allegri nella conferenza stampa di presentazione della semifinale di ritorno tra Lazio e Juventus. Ecco le sue parole.
"Sarà un Lazio che farà partitia di aggressività perchè devono rimontare. Sta cambiando rispetto a quella di Sarri. Sfida da dentro o fuori, servirà una grande partita. La squadra sarà motivata e servirà grande sforzo.
La certezza è che la squadra sarà motivata e servirà grande sforzo per raggiungere l’obiettivo. Non dobbiamo pensare che tutto è già finito e che domani sarà facile. Domani sarà partita lunghissima, ci sarà da battagliare, vincere i contrasti e giocare bene tecnicamente, c’è da lavorare di squadra per tutti 95 o 120 minuti. Sia chi scenderà in campo e sia chi sarà in panchina".
"Federico ha sempre fatto partite importanti. Oggi valuterò ma domani serviranno anche i cambi. Sarà lunga e ci sarà da battagliare".
“Siamo partiti quest’anno con due obiettivi: arrivare nelle prime 4 e cora siamo 3 anche se è ancora lunga e abbiamo tanti scontri diretti e poi centrare la Coppa Italia. Domani capiremo se saremo stati bravi ad arrivare in finale o no e poi ci sarà il campionato dove dobbiamo serviranno ancora punti per raggiungere l’obiettivo".
"Quando sei alla Juventus devi giocare per vincere e per ottenere sempre il massimo dei risultati. Devi avere un ambizione grande che ti porta al di là dei valori che ci sono. Domani abbiamo opportunità di arrivare in finale, in un percorso di crescita della squadra con la società che ha dato direttive precise.
Il prossimo anno la Juve avrà la possibilità di giocare per Champions, Mondiale per club e in caso di finale di Coppa Italia ci sarebbe anche Supercoppa. Quando giochi nelle grandi squadre, giochi per arrivare vincere i trofei: questa deve essere ambizione di tutti e questo crea pressione. Nella pressione bisogna conviverci ed è il bello di stare nelle grandi squadre".
“Quando si gioca, si gioca per il massimo dei risultati. Se li fai sei bravo, altrimenti no. Questa è la legge del calcio e della vita. Oggi, non si pensa al futuro però, ma sugli obiettivi che abbiamo e per cui abbiamo lavorato per 7-8 mesi e per arrivare ora dove si decidono i campionati e le coppe. Ora è il momento più importante e più difficile perchè non abbiamo ancora raggiunto un posto in Champions e nemmeno la finale di Coppa Italia.
Paura zero titoli? Non bisogna avere mai paura. Domani abbiamo la possibilità di giocare e desiderando la finale. Dobbiamo fare il massimo, poi se sono più bravi gli si applaude.
Io via? Io non assolutamente penso niente. Faccio un lavoro che mi piace. Poi la società giustamente ha il diritto poi di valutare il valore di quello che può essere il surplus di un allenatore in un contesto o in un atro.. La cosa più importante oggi per noi però è centrare gli obiettivi, abbiamo lavorato per questo e domani sarà una partita bella e importante da giocare per centrare gli obiettivi".
“Domani sarà partita completamente diversa da Cagliari, la mettiamo da una parte e abbiamo capito cosa abbiamo sbagliato. Domani è diversa, è da dentro o fuori. Dobbiamo essere bravi e lucidi, servirà grande personalità soprattutto quando avremo la palla".
“Questo è un percorso di tutti i giocatori, lui ha qualità straordinarie. Ad esempio, anche Bremer non è quello dell’anno scorso. La maglia qui alla Juve pesa molto di più, soprattutto nei momenti in cui le partite diventano pesanti. L’ho già detto in passato, dopo un anno e mezzo questo è il periodo dove le partite sono quelle pesanti dove devi abituarti a giocare con la Juve e ti fanno crescere. Perchè ci sono obiettivi, c’è pressione diversa e attraverso queste partite e periodi i giocatori crescono”.