DIONISI SASSUOLO JUVENTUS CONFERENZA - Queste le parole di Alessio Dionisi rilasciate al termine della sfida di Serie A tra Sassuolo e Juventus in conferenza stampa e nell’intervista ai microfoni di DAZN.
“Sono contento e arrabbiato perchè se penso a cosa abbiamo sprecato settimana scorsa mi lascia rabbia, che ci è servita però per oggi. Questo ambiente vive di queste emozioni, stiamo cercando di migliorare sui bassi. Sono contento per i nuovi arrivati, una vittoria così è importante per acquisire maggiore consapevolezza. Oggi non siamo partiti benissimo, ma ho visto più coraggio nel voler fare la partita quando avevamo la palla. Poi si è visto, il risultato è più che meritato”.
“Riuscire a riportare in partita quello che abbiamo provato in fase difensiva. Quello ci ha permesso di rimanere in partita all’inizio quando la Juve ci ha aggredito. Noi siamo rimasti sempre nella partita che dovevamo fare, senza gettare il cappello, e questo ha fatto la differenza. Per certi aspetti me l’aspettavo che oggi l’applicazione sarebbe stata al 120% e domenica è stata al 60% e questo mi fa arrabbiare. Noi abbiamo qualità ma la disperdiamo se non facciamo la partita giusta. In Serie A se trascuri la fase difensiva ti fanno gol tutti e questa è stata la cosa più bello che ho visto fare oggi alla squadra e ci ha permesso di restare in partita”.
“Dovrei dirti no comment. Mi piacerebbe che la nostra cultura calcistica cambiasse. In un Paese come il nostro che vive di calcio è normale ma dobbiamo migliorare. Se vogliamo che i giovani giochino questo non aiuta perché un giovane sbaglia più di un esperto, rischia di perdere e le critiche poi arrivano subito. Non è semplice dall’esterno avere equilibrio ma dall’interno lo devo avere, oggi non abbiamo vinto niente di più che una partita che vale 3 punti e che forse ci dà più consapevolezza, al tempo stesso a Frosinone abbiamo buttato via i 3 punti, poi se qualcuno si diverte a fare polemica io non gli vado dietro”.
“A dire la verità a fine primo tempo negli spogliatoi ho sorriso, sembrava copia e incolla della settimana precedente, ed è la prima cosa che ho ricordato ai ragazzi. Averlo già vissuto ci ha aiutato. Ci poteva stare che creassimo e non realizzassimo, altrimenti ne avremmo fatti tanti perché nel secondo tempo abbiamo avuto occasioni importanti. La squadra mi è piaciuta sul 2-2 perché hanno avuto coraggio. Ho cercato di dare fiducia, ho visto la squadra che girava e per certi aspetti speravo che la squadra desse risposte sul 2-1 più che sul 2-2”.
“l segreto di chi fa i risultati è questo, poi quando difendiamo bene sappiamo riattaccare meglio. Abbiamo difeso come dovevamo, tenendo un po’ più alto Berardi e i ragazzi hanno mantenuto una scelta che ha pagato. Con alcuni ragazzi bisogna entrare in un modo, con altri in un altro. Col Frosinone la coperta era corta, abbiamo sbagliato tanto e non abbiamo le caratteristiche per stare in fase difensiva tutti insieme in alcune partite. Poi i sostituti ne pagano le conseguenze, entrano quando la squadra è un po’ vuota. Oggi ho scelto per questo di dare continuità a chi c’era a Frosinone, ma anche perchè c’è margine di crescita”.
“Magari è presto per parlarne, deve confermarsi. Oggi il primo tempo è stato straordinario, ha avuto coraggio. Ci siamo aggrappati anche alla sua qualità. Permetterà anche agli altri di crescere e di giocare. La speranza è che succeda col tempo. Boloca si sta confermando dopo il salto di categoria, spero possa farlo sempre di più con gli altri che oggi non hanno giocato”.
"Sono d’accordo. Il centrocampo è considerato il reparto più importante, noi abbiamo perso due giocatori titolari su tre dell’anno scorso e non è semplice essere prestativi subito cambiando così e cambiando la disposizione. Sono stati bravi i ragazzi, hanno iniziato ad avere affiatamento e coraggio. La dimostrazione è Boloca che sembrava alla millesima partita in Serie A ed è solo alla quarta partita in Serie A e giocava con un giallo sul groppone. Sono contento, questo dà la possibilità anche a chi non ha giocato di crescere. Le prestazioni di chi gioca, se sono positive, permetteranno anche a quelli che entreranno di entrare e far bene".
“Domenico è alla ricerca della miglior condizione dopo un periodo dove non ha giocato le prime partite. Ha gambe forti, deve giocare. Poi lo tengo in campo anche coi crampi, è troppo determinante e non mi interessa. Per me ha vissuto bene la settimana, è abituato a queste cose. E’ un giocatore così talentuoso. Il nervosismo ci sta perchè potrebbe giocare con qualsiasi top. Poi magari ha fatto scelte anche per altri motivi, non è facile stare in tutte le situazioni. L’ha vissuta bene e si è visto”.
“La prestazione di Armand è stata tra le più positive dopo quella con l’Atalanta. Anche lui va accompagnato ma non è facile perché pensa di aver raggiunto l’apice e invece è un ragazzo he va accompagnato, aiutato, non ha fatto la preparazione e quindi anche lui ha avuto il suo momento di recupero dall’infortunio giocando e oggi ha fatto la partita giusta anche in fase difensiva perché lui spesso si prende delle pause e se fa così non aiuta la squadra e se trascura questo diventa un giocatore più normale. Per la prossima, ora l’Inter sta facendo delle grandi cose, vedremo cosa farà domani con l’Empoli e la prepareremo al meglio cercando di andare a dar fastidio all’Inter, perché questa è la nostra mentalità, perché noi abbiamo giocato con 4 attaccanti e non so in quante lo fanno: bisogna avere qualità, organizzazione ed equilibrio, se riusciremo a mantenerlo spero faremo una grande prova anche con l’Inter”.
“Ci si deve ispirare a un po’ tutti, chi gioca in Serie A ha qualità importanti. Direi Berardi perchè ha una maturità diversa, potrebbe giocare anche lì”.
“Quello in mezzo, tutti e due. Questa domanda l’ho sentita tante volte da quando sono qua perché viviamo di alti e di bassi e l’obiettivo anche nel cambiamento è quello di trovare uno spirito maggiore che sopperisca anche nei momenti di difficoltà nelle gare più ‘semplici’. Oggi sapevamo che le possibilità sarebbero state poche, ma le abbiamo sfruttate, siamo rimasti in partita e la differenza si è vista. Siamo tutti e due, vorrei tenere gli alti ed eliminare i bassi ma siamo all’inizio, io sono l’allenatore e non posso scaricarli, li devo accompagnare. Poi dall’esterno, anche se siamo il Sassuolo e abbiamo un pubblico meno numeroso, viviamo di sensazioni un po’ polemiche ma fa parte del gioco e di questo sport”.