CONTE - Doccia gelata per la Juventus e in generale per le società di serie A. Il premier Giuseppe Conte, alla festa de 'Il Fatto Quotidiano', ha infatti chiuso alla possibilità almeno per ora di riaprire gli stadi italiani.
"Per quanto mi riguarda la presenza allo stadio, così come a manifestazioni in cui l'assembramento è inevitabile, come all'ingresso e all'uscita, non è opportuna". Poche parole ma chiare, che hanno fatto eco a quelle pronunciate da Brusaferro. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, in un’intervista al Corriere della Sera, aveva già dato il suo parere negativo. “I raduni di massa sono considerati al mondo come il massimo livello di rischio che non è legato solo all’evento. Ci sono una serie di problemi nel gestire l’ingresso e l’uscita delle persone. Il Cts ritiene che allo stato attuale non ci siano le premesse per eventi con spettatori e la preoccupazione è anche quella di non sovraccaricare il sistema di altri fattori di rischio”.
A nulla sembra servire il parere positivo quindi del Presidente della Regione Alberto Cirio, che ha parlato a Tuttosport, ribadendo il suo ok. “Tornare alla normalità si può, con grande rispetto delle regole per la prevenzione dei contagi. La Regione ha incontrato la Juventus per tutto il mese di agosto, poi abbiamo mandato il dossier al Comitato Tecnico Scientifico nazionale che deve validarlo. Così potremo di nuovo autorizzare il pubblico a partecipare alle manifestazioni sportive”.