DYBALA CONFERENZA STAMPA ROMA JUVENTUS – Paulo Dybala si è presentato alla stampa. Il nuovo numero 21 della Roma, in conferenza stampa, ha parlato di diversi argomenti. Tra questi, anche la sua storia con la Juventus.
"Con la Juventus ovviamente no. Sono molto curioso di vedere cosa succederà con i tifosi questa sera. Attraverso i social siamo più vicini alla gente, la dimostrazione di affetto non è mancata anche prima di arrivare. So che questa è una piazza molto calda e la gente è sempre vicina alla squadra. Sono molto curioso di vedere, conoscere i tifosi e abbracciarli".
"Sono da poco qua, sto conoscendo molta gente nuova e devo ancora imparare tutti i nomi di chi lavora intorno a noi. Vedo un club organizzato in tutti gli aspetti, mi stanno aiutando in tutto e stanno aiutando anche la mia famiglia. Sono contento di come mi stanno trattando. Con Francesco ci siamo visti alla partita di Eto'o, abbiamo parlato un po' lì, ma non c'erano ancora tutte le certezze di arrivare qui: mi ha parlato molto bene di Roma, ma non ci siamo risentiti in questi giorni".
"Ovviamente lavoro sempre per quello, me lo auguro. Sto cercando di mettermi nella migliore condizione fisica per farlo, ci saranno tante partite prima del Mondiale e cerco di curare tutti i dettagli. Ho fatto esperienza alla Juve, in una squadra abituata a vincere e ti trasmette quello dal primo giorno, quindi cercherò di dare il massimo anche nello spogliatoio visto che siamo un gruppo giovane. Cercherò di portare la mia esperienza per aiutare a vincere e ad essere positivo anche nei momenti di difficoltà che sicuramente ci saranno".
"Credo sia normale che ci siano delle critiche. Quando giochi in una squadra come Juve si chiede sempre di più. Ovviamente avrei voluto segnare e giocare di più in riferimento a qualche infortunio avuto. Ma rispetto all'inizio dell'anno i miei numeri sono stati i primi in diversi aspetti, poi si vede il minimo dettaglio. Per quanto sono stato fermo i miei numeri sono stati tra i primi in diversi aspetti".
"Il direttore Arrivabene è stato chiaro nelle sue dichiarazioni: avevamo un accordo da firmare ad ottobre, la società ci ha chiesto di aspettare e a marzo abbiamo avuto la notizia della società che non facevo parte del progetto futuro. Quindi non è stato un problema economico, come tanti hanno detto, ma la società insieme al mister ha preso un'altra decisione. Ho detto che se era la loro scelta, per me non era un problema".