Dybala: "Non pensavo mi potesse mancare così tanto il calcio. Non vedo l'ora di..."

4 Maggio 2020
- di
Redazione JN
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Tempo di lettura: 2 minuti

JUVENTUS DYBALA - Paulo Dybala, certamente il calciatore che maggiormente ha subìto sulla sua pelle i pericoli del Coronavirus, si è raccontato in un video pubblicato da Adidas. Ecco le sue parole.

Dybala, cosa è cambiato col Coronavirus

"Non pensavo che il calcio mi potesse mancare così tanto, giocare e fare allenamenti. Ho bisogno di tornare a praticarlo, vedere i miei compagni e amici e toccare il pallone. A casa gioco, ma non è la stessa cosa. Ho bisogno di mettermi gli scarpini, correre, fare gol… Come dico sempre, quando hai una passione, fai di tutto per lei. Non sappiamo ancora esattamente quando potremo tornare. Non è come una vacanza, dove sai già per quanto tempo resterai fermo e sai che l’unico lavoro è rilassarsi e mantenere un po’ la forma. Mi alleno a casa da quando mi hanno dato la possibilità di fare qualche allenamento con attrezzi. Non sappiamo quando ricominceranno gli allenamenti e io nel frattempo sto cercando di tenermi in forma. Stare isolati a casa per tanto tempo mi ha fatto provare nuove cose. Ad esempio ho trovato una passione nello yoga e ho capito che mi aiuta moltissimo".

Gli aneddoti sul pre-gara nello spogliatoio della Juventus

"Prima della gara, quando ci cambiamo e ci prepariamo negli spogliatoi, noi sudamericani mettiamo musica reaggeton, funk, musica brasiliana. Douglas Costa e io siamo gli incaricati della musica, quindi cerchiamo di variare: un po’ brasiliana, un po’ argentina. I compagni? La cosa importante è andare d’accordo in campo come una squadra, niente di più".

Juventus, Dybala racconta la vita del calciatore

"Molte persone pensano che nasciamo già a 20 anni e abbiamo già tutto pronto, mentre molto spesso noi veniamo da piccole città. A me non è mai mancato nulla, ma vengo da una piccola città con 7mila abitanti, con il sogno di giocare in stadi importanti. Sembrava impossibile. Attualmente se mi guardo indietro dico che è stato molto difficile crederci e arrivare così lontano".

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