Euro 2020, botta e risposta tra Prefetto di Roma e FIGC sui festeggiamenti per la vittoria

14 Luglio 2021
- di
Redazione JN
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EURO 2020 PREFETTO GRAVINA FIGC - L'Italia intera è ancora in clima di festeggiamenti per la storica affermazione ad Euro 2020. L'euforia del giorno dopo ha avuto il suo culmine nella parata col bus scoperto per le vie di Roma fortemente voluta dal gruppo azzurro, con Giorgio Cheillini e Leonardo Bonucci in testa. Proprio le modalità dei festeggiamenti sono ora oggetto di una forte polemica tra le istituzioni statali - rappresentate dal Prefetto di Roma Matteo Piantedosi - e la FIGC. La quale ha successivamente risposto per bocca del Presidente Federale Gabriele Gravina. Ricostruiamo i fatti.

Euro 2020, le parole del Prefetto di Roma: le accuse alla FIGC

Sulle pagine del Corriere della Sera il Prefetto ha rilasciato una lunga intervista al riguardo.
"Avevamo negato il permesso a festeggiare la vittoria dell’Italia agli Europei sull’autobus scoperto. Ma i patti non sono stati rispettati. La FIGC chiedeva di consentire agli atleti della Nazionale di fare un giro per Roma su un autobus scoperto, ma abbiamo spiegato che chiaramente ciò non era possibile. E che non potevamo autorizzarli. Lunedì mattina la FIGC ha riproposto diverse soluzioni. L’ultima delle quali era quella di utilizzare una pedana da montare in piazza del Popolo, in pieno centro a Roma, dove far salire i giocatori per festeggiare con i tifosi. Abbiamo ritenuto che potesse essere una mediazione praticabile perché ci consentiva di tenere sotto controllo la folla in un unico luogo. Verificando anche che le persone indossassero le mascherine come prevede il decreto in vigore quando ci sono gli assembramenti. Nel primo pomeriggio di lunedì abbiamo avuto altri contatti diretti con lo staff della FIGC. La quale ha rinnovato la richiesta di poter utilizzare l’autobus scoperto. Abbiamo spiegato a tutti che le valutazioni non erano cambiate. Ci avevano assicurato che il trasferimento sarebbe avvenuto con un autobus coperto. Invece poco dopo l’uscita dal Quirinale si è aggregato un autobus scoperto con la livrea e le scritte dedicate ai campioni d’Europa". 

Il ruolo di Bonucci e Chiellini

"Mi risulta che Chiellini e Bonucci hanno rappresentato con determinazione il loro intendimento al personale in servizio d’ordine; a quel punto non si è potuto far altro che prendere atto della situazione e gestirla nel miglior modo possibile. La complessità e la delicatezza è testimoniata dalle immagini da cui si può vedere che praticamente solo le forze di polizia indossavano la mascherina. Tutto quello che è successo ci ha profondamente amareggiati".

La risposta di Gravina (FIGC) al Prefetto

"Non è nostra intenzione alimentare ulteriori polemiche, perché non vogliamo trasformare un momento di gioia nazionale in un argomento di divisione. Abbiamo sempre lavorato per l’unità e continueremo a farlo, sottolineando però come la Federazione sia sempre stata responsabile, ma soprattutto rispettosa delle istituzioni e dei tifosi italiani".

La nota della FIGC

Successivamente la FIGC ha anche emesso una nota: “Interpretando il sentimento popolare, nei giorni che hanno preceduto la finale di Wembley la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha chiesto l’autorizzazione, sempre negata, per i festeggiamenti di un eventuale successo europeo, individuando diverse location (tra cui Piazza del Popolo) dove si potesse svolgere con numeri contingentati e nel rispetto di tutte le prescrizioni del momento una cerimonia in tutta sicurezza. Senza alternative percorribili, la FIGC ha organizzato il ritorno della squadra a Firenze presso il Centro Tecnico di Coverciano per l’immediato scioglimento della delegazione. Il rientro su Roma è stato previsto solo dopo aver ricevuto i graditi inviti da parte del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il gruppo azzurro dopo il Quirinale

“Dopo la cerimonia al Quirinale, su richiesta della squadra, che ha visto in pochi minuti aumentare la folla nel percorso fino a Palazzo Chigi, è stata reiterata l’istanza per poter utilizzare il bus scoperto. Nel tragitto per arrivare a Piazza Colonna, il bus coperto che trasportava la squadra è stato ripetutamente rallentato. Poi bloccato e letteralmente travolto dall’affetto della gente. All’arrivo davanti Palazzo Chigi, ritenuto che la situazione non fosse più gestibile in quanto il bus coperto non aveva dissuaso i tifosi dal cingere in tutti i modi la delegazione italiana, reiteravamo ancora la richiesta, a questo punto condivisa dalle istituzioni, per un breve tragitto con il bus scoperto”.

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