Fagioli: "La causa della dipendenza? La noia è diventata velocemente una malattia"

24 Febbraio 2024
- di
Redazione JN
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FAGIOLI JUVENTUS DICHIARAZIONI - È tornato a parlare Nicolò Fagioli, sicuramente uno dei nomi più citati nella scorsa estate della Juventus, purtroppo, in negativo. Come riporta Tuttosport lo ha fatto in un incontro con degli studenti a Candore in Piemonte. Ecco le sue dichiarazioni durante l'incontro.

Le parole di Fagioli

Il rapporto con le scommesse

"Non dico ancora di esserne già uscito, sicuramente è stato un periodo molto difficile e il percorso non si conclude in cinque mesi. Sicuramente però sto facendo in modo di uscirne definitivamente. Adesso sto bene, sono felice di essere qua: dico ai giovani di non cominciare neanche a scommettere e di coltivare i loro sogni. Un anno fa è stato il periodo più difficile perché avevo problemi causati dal gioco. In quei casi diventa complesso gestire tutto da solo e a quel punto ho capito che dovevo chiedere aiuto. Cosa mi spingeva a mettere tanto denaro nel gioco? Forse avevo tanto tempo libero, la noia mi portava a giocare. Penso sia stata questa la principale causa: è cominciata così, ma in poco tempo è diventata una malattia”.

L'inizio della dipendenza

"Ho iniziato a 16 anni con gli amici, solamente una volta a settimana. Man mano perdi soldi però, vuoi nascondere le conseguenze ai genitori e così è diventato un problema. All’inizio non ci pensavo minimamente. Quando è diventata una malattia ho capito che potevo rischiare molto nella mia carriera, ma la paura veniva superata dall’adrenalina della giocata. Adesso trascorro più tempo libero con la famiglia e con gli amici, gioco a tennis e a padel".

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