DESCHAMPS - Ha fatto scalpore, in Francia ma anche a Torino, la notizia del ritorno in nazionale di Rabiot. Senza la positività al Coronavirus di Pogba probabilmente non sarebbe arrivata ma tant'è, ora è diventata realtà. Ne ha parlato proprio Didier Deschamps, pronto a lasciarsi alle spalle il passato.
"Rabiot? Parlerò con lui come faccio con tutti i calciatori e lui non fa eccezione. Con qualcuno la chiacchierata sarà più lunga e questa cosa era nei piani, ma non vi dirò di cosa parleremo. Se vorrà potrà farlo lui, ma sarà solo una discussione tra tecnico e giocatore. Sarà nella lista dei 23 senza essere un caso speciale, anche se in virtù di quello che è successo dovremo parlare. Se mi aspetto delle scuse da Rabiot? Mi è già stato chiesto, dopo quello che è successo due anni fa, ma non mi sono mai aspettato delle scuse pubbliche, ufficiali o cose simili. Quello che è successo è successo e non si può tornare indietro, io non chiedo nulla e non gli chiederò nient'altro".
"Parleremo, lui ha il suo punto di vista e potrebbe avere delle risposte per me che forse avrebbe potuto darmi prima, se vorrà parlare parlerà. Io non zittisco mai i giocatori, gli lascio dire quello che vogliono, ma ciò che conta è che le cose ce le diciamo in faccia. Ma ripeto, non chiedo niente e non mi aspetto niente. Si diceva che Rabiot potesse aver detto cose offensive, ma non l'ha mai fatto, non con me. Ad un certo punto ha fatto una scelta e la nostra conversazione non verterà tutta su questo punto. Ora è qui e farà la sua parte nelle prossime due gare", ha concluso l'ex bianconero.