Galeone rivela: “Allegri mi ha stupito. È rimasto tranquillo puntando sui giovani”

10 Gennaio 2023
- di
Redazione JN
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Massimiliano Allegri
Tempo di lettura: 3 minuti

GALEONE ALLEGRI JUVENTUS - Giovanni Galeone, amico e mentore di Massimiliano Allegri ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport in cui ha rivelato i segreti della sterzata che il tecnico della Juventus ha saputo dare alle prestazioni al club e di come si aspetta che sarà la sfida diretta con il Napoli. Queste le sue parole. 

Galeone rivela i segreti di Allegri per l’inversione di rotta della Juventus

“Ha stupito anche me, lo ammetto. Che avrebbe messo a posto lo squadra lo dicevo e ne ero sicuro al 100 per cento, ma che addirittura potesse arrivare fino al secondo posto… Gliel'ho proprio detto: Max, se arrivi tra le prime quattro fai un miracolo! Perché quando tu fai un mercato e prendi Pogba e Di Maria, cerchi di recuperare Chiesa, punti un difensore forte... L’allenatore si mette in testa una ipotetica formazione. 

Ma di questi giocatori, pronti via, Max non ne ha avuto manco uno! Lui però non si scomponeva e mi diceva: “Tranquillo, ora la mettiamo a posto. Ho dei giovani interessanti”. Aveva ragione. Giovani interessanti, ma soprattutto i suoi guizzi: non vede come li ha messi giusti? Otto partite vinte senza subire gol e in queste 8 partite ha giocato il derby con il Torino fuori casa, poi con l’Inter, con la Lazio”.

Le armi segrete di Allegri con la Juventus raccontate da Galeone

“Intelligenza tattica e capacità di motivare il gruppo. Max, e di questo la società gli deve rendere atto, non si è mai lamentato dei giocatori che ha o che non ha. Parla sempre bene di tutti e non va mai in difficoltà nonostante gliene abbiamo dette di tutti i colori: che non ha dignità, che doveva dimettersi... Beh, lui è rimasto tranquillo puntando sui giovani senza dire “manca questo, manca quell’altro”. 

No, non manca nessuno! Questo penso e spero che l’abbia imparato un po’ da me. Se dici certe cose metti troppa responsabilità al ragazzino e dai un alibi alla squadra. Max in questo è perfetto. E poi ha la lettura delle partite. Sa come intervenire, sa dov’è il debole della squadra. Ha pazienza perché sa che prima o poi l’occasione la trova. Lui fa i cambi e le partite le vince, altri allenatori fanno i cambi e le perdono”.

Galeone su Napoli Juventus

“Il Napoli ha vinto contro la Samp, ed era importante: infatti non ha rischiato niente, i tre punti erano troppo importanti dopo la sconfitta con l’Inter. È meno sbarazzino dell’inizio del campionato. Ora fa più possesso di palla anche quando arriva vicino all’area avversaria, e non è cosa da Napoli. Sarà comunque un bel banco di prova per la difesa che riuscirà a schierare Allegri. Non so chi riuscirà a schierare Allegri. 

Adesso ha Danilo che è un grande leader. Bonucci giocava bene con uno scienziato e con un professore come Barzagli e Chiellini perché in mezzo poteva mettere bene in evidenza le sue qualità. Giocando con Bremer o altri, invece, fa più fatica. Dunque Max ha disegnato questa ragnatela a centrocampo: la mediana non si fa saltare e consente ai difensori di evitare la strada dell’uno contro uno se non sui lanci lunghi”.

DANILO E IL RINNOVO: LE ULTIME

Il confronto tra Allegri e Spalletti in Napoli Juventus e non solo 

“Allegri e Spalletti sono molto diversi, ma ugualmente determinanti. Molto, di Napoli-Juventus, è nelle loro mani. Anzi: nelle loro menti. Spalletti non ha vinto Scudetti ma ha grande esperienza. Nell’Empoli ha fatto bene, nella Roma benissimo. Ha sempre cercato un gioco propositivo. Qualche volta con i giocatori a disposizione ce l’ha fatta, altre volte meno.  Strategicamente ha più bisogno di elementi adatti al suo tipo di gioco, invece Max si arrangia. Per dire: è uno che fa giocare Alex Sandro centrale di sinistra. 

E dici: ma dove caz... l’ha visto Alex Sandro centrale di sinistra?!? Ma lui ragiona: non ha più la coscia per giocare a quattro, Cuadrado non ce l’ho, Bonucci fa fatica... Allora punto su Danilo uomo base che dirige tutto e dico ad Alex di fare solo la fase difensiva. Questo lavoro Spalletti, Conte eccetera non lo fanno. Gli altri si lamentano, Max adatta i giocatori e fa credere loro che possono fare quel tipo di gioco che gli chiede. 

Questa è la sua forza. Convince e insegna, insieme con i suoi collaboratori. Questo vuol dire insegnare e fare gli allenatori di calcio. Gli altri tirano sempre fuori gli alibi. Presente la storia della squadra in Champions che è come un cliente con 10 euro in un ristorante da 100 euro? Ecco, Allegri queste cose non le dice. I “100 euro al ristorante” li spende e basta, ma anche 200 quando viene con me e gli faccio prendere un vino buono…”.

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