GIRAUDO RICORSO TAR- Nella giornata del 12 marzo 2024 il TAR del Lazio è stato chiamato a discutere il ricorso presentato da Antonio Giraudo. L'ex dirigente della Juventus, infatti, vorrebbe sottoporre alla Corte di Giustizia Europea l'epopea di calciopoli, sollevando la questione dell'incompatibilità della legge 280/2003. L'avvocato di Giraudo pare ottimista e, sebbene una sentenza favorevole non cambierebbe le carte in tavola sull'ormai archiviata Calciopoli, sarebbe importantissima per ridefinire le modalità di intervento della giustizia sportiva italiana.
Ecco le parole dell'avvocato Robosch a Tuttosport, rilasciate oggi 26 marzo 2024: "Avremmo preferito che il Tar entrasse nel merito della legge 280/2003, invece ha soltanto posto una questione di giurisdizione. Il dottor Giraudo è molto determinato ad andare fino in fondo. Stiamo valutando il da farsi ma posso anticipare che ricorreremo al Consiglio di Stato per impugnare la sentenza del Tar del Lazio e, nel contempo, andremo anche dal giudice ordinario, come scritto dal Tar stesso".
"L'udienza è stata positiva dal punto di vista dell'attenzione dei giudici; hanno ascoltato attentamente e hanno posto domande, quindi è stato il meglio che ci si potesse aspettare".
"Sarebbe una svolta significativa, perché se accolta, l'ordinamento italiano dovrebbe introdurre dei meccanismi per consentire a chi subisce provvedimenti sanzionatori di ricorrere ad un giudice per ottenere l'annullamento del provvedimento e per ottenere una compensazione. Speriamo che il Tar ritenga che questa legge sia incompatibile con il diritto europeo e quindi rimandi la questione alla Corte di Giustizia di Lussemburgo. Siamo ottimisti? Sì, sempre per definizione".