INZAGHI CONFERENZA JUVENTUS INTER FINALE COPPA ITALIA - Queste le parole di Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale di Coppa Italia contro la Juventus. Il match è in programma mercoledì 11 maggio alle ore 21 allo Stadio Olimpico di Roma, diretto dall'arbitro Paolo Valeri della sezione di Roma 2.
“Una partita importantissima, che sarà trasmessa in tutto il mondo: è una finale, non ci sono ricette per vincere. Dovremo dare il 120% per alzare il secondo trofeo stagionale. È importante per tutti. Assieme allo staff sappiamo cosa abbiamo fatto in questo percorso, com’era cominciato il nostro lavoro qui, cosa trovavamo. Strada facendo siamo stati molto bravi a fare bene, grazie ai ragazzi che mi e ci hanno seguito durante tutto l’anno".
"Le finali sono tutte importantissime. Da allenatore ne ho giocate già diverse, non c’è una ricetta precisa per vincere. Servirà una partita di corsa, determinazione, valore. I dettagli faranno la differenza. Abbiamo incontrato tre volte la Juve quest’anno, sono state tre partite diverse, ognuna con la propria storia, domani sarà una gara aperta, con tanta qualità. Bisognerà sbagliare il meno possibile, gli episodi potranno essere decisivi”.
"L’unica cosa da mettere in campo è il cuore. Domani sarà la 50 esima partita, abbiamo sempre dato tutto, abbiamo perso 6 volte, le altre 44 abbiamo fatto bene e probabilmente non meritavamo di perderne alcune".
"Per me sarà un'emozione particolare, perché ho fatto qui la mia carriera da allenatore e calciatore. Rivedrò tante persone che mi hanno voluto bene e con cui sono stato benissimo in vent'anni. Ora sono orgoglioso di essere allenatore di questa grandissima società. Abbiamo vinto un trofeo, adesso ne abbiamo altri due in palio. Domani ci giocheremo la Coppa Italia alla grande con tantissima fiducia contro un avversario che rispettiamo molto".
"Dovremo approcciare nel migliore nei modi. Già la finale ti farà venire fame, come non vincevamo una Supercoppa da tantissimi anni, ci siamo preparati molto bene dato che l’Inter non vince la Coppa Italia da più di un decennio".
"Per forza di cose le aspettative sono cresciute. Il primo trofeo stagionale lo abbiamo vinto a gennaio, ma nel calcio è giusto non ricordare. Il futuro è domani, una volta finita la partita penseremo alle ultime due giornate di campionato con il Milan. Ripensando a quel che è stato penso che sia stato fatto un grandissimo lavoro grazie alla società, alla squadra, a dei tifosi fantastici. Siamo all’11 maggio, probabilmente l’8 luglio non mi sarei aspettato tutto questo".
"I numeri mi fanno piacere, ma lo devo alla squadra: è stata una grandissima stagione, giocando per 7-8 mesi un grandissimo calcio, poi abbiamo avuto un calo, con i 7 punti nelle 7 partite, ma se penso all’ottavo con Liverpool e alla finale conquistata, probabilmente riperderei qualche punto".
"Ne abbiamo parlato stamane con la squadra. Dobbiamo lasciar stare per ora il campionato, probabilmente avremmo voluto giocarla alla fine dell’annata, ma non ci sono problemi dato che la data era già stata indicata. A me è capitato giocare delle finali prima e dopo, ci adegueremo".
"Le partite sono diverse una dall'altra. A volte fai gol subito e perdi, a volte vai sotto e vinci. Non c'è una scienza precisa. Dobbiamo mettere in campo il cuore, abbiamo dimostrato di averlo. In queste cinquanta partite abbiamo dato tutto, cinque volte abbiamo perso, nelle altre abbiamo fatto benissimo e avolte abbiamo perso non meritando".