Kostic si presenta: "Ho sempre seguito la Juve: sono felice di essere qui"

19 Agosto 2022
- di
Arianna Botticelli
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Filip Kostic in campo con la maglia della Juventus - Intervista conferenza partita Juve
Tempo di lettura: 2 minuti

JUVENTUS KOSTIC CONFERENZA STAMPA - Lunedì, contro il Sassuolo, ha già disputato i primi minuti ufficiali con la maglia della Juventus. Oggi, a qualche giorno di distanza dallo sbarco a Torino, Filip Kostic si presenta ai nuovi tifosi. Ecco, di seguito, le parole del nuovo giocatore bianconero in conferenza stampa.

Juventus, la conferenza stampa di presentazione di Kostic

"Sono molto felice di essere qui. L'altra sera sono entrato quando la Juventus vinceva 3-0 e mi ha dato una bella impressione. L'operazione con la 'Vecchia Signora'? Non ho seguito tanto la trattativa personalmente. Io sapevo che volevo venire qui e ho fatto di tutto per venire qui".

La Serbia e Dusan Vlahovic

"I tanti serbi hanno inciso nella mia decisione? No, semplicemente qualcosa in più. Qui c'è Dusan Vlahovic e per me è fantastico essere qui in generale. Quando eravamo in nazionale Dusan mi ha chiesto cosa ne pensavo della Juve, mi ha dato che sarebbe stato felice di avermi qua e mi ha raccontato tante cose ottime del club. Quando sono arrivato poi ho visto che tutto quello che mi ha detto era vero".

La mentalità Juve: risponde Kostic

"La mentalità dei giocatori e del club è chiaramente quella di vincere sempre. Noi dobbiamo avere sempre questo tipo di mentalità, facendo una partita alla volta. So cosa ci si aspetta da me e sono pronto a dare il massimo".

Kostic e la Juventus

"Seguo la Juve da quand'ero piccolino, mi è sempre piaciuta la Serie A. Il mio compito è quello di fornire la migliore palla agli attaccanti e sono qui per questo. Sono pronto per mettermi a disposizione dell'allenatore".

Il primo approccio con Allegri

"Ci siamo parlati di cose normali, dei sistemi, abbiamo discusso di alcuni aspetti tecnici. Io sono uno che lavora molto, non ho ancora spacchettato i bagagli perché voglio inserirmi il prima possibile".

Le differenze metodologiche tra Italia e Germania

"Non c'è tutta questa grande differenza, forse l'Italia è più tecnica. C'è un sistema che va imparato col lavoro giornaliero e spero di adattarmi il prima possibile a questo sistema nuovo e al club".

La chiosa è sul numero 17

"Motivo? No non c'è una ragione specifica, era libero e ho pensato di conservalo anche qui visto che lo avevo già in nazionale".

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