JUVENTUS SARRI HIGUAIN - 50 reti in 26 partite di campionato: questo il bottino della Juventus nella stagione in corso. Una statistica che come valori assoluti non dovrebbe allarmare, ma che messa a confronto con i 5 anni precedenti fa riflettere. Solo nella stagione 2015-16 infatti, i bianconeri avevano segnato meno a questo punto dell'anno. Insomma il tanto vituperato, da alcuni, gioco difensivo e poco spetatcolare di Allegri, ha quasi sempre prodotto, e per ben 4 anni su 5 senza Ronaldo, più segnature di quello di Sarri. Il tecnico toscano è stato ingaggiato prorpio con l'intenzione di rendere la squadra più spettacolare. Una squadra che, con le bocche di fuoco a disposizione, avrebbe potuto e dovuto fare valanghe di gol. Invece, con 2/3 della stagione già passata in archivio, ci si ritrova a commentare una rosa che può contare sulla doppia cifra dei soli Ronaldo e Dybala. Quest'ultimo è a quota 13 grazie alle Coppe, perché in campionato sarebbe, ed è, fermo a 7.
Il problema del gol non coinvolge solamente gli attaccanti puri, che in ogni caso si attestano su cifre tutto sommato accettabili, ma soprattutto il cast di contorno. I gol dei vari Douglas Costa, Bernardeschi, Cuadrado, per non parlare della scarsa vena realizzativa dei centrocampisti, sta diventando un problema serio. Tutte le altre big possono contare sull'apporto degli attaccanti di riserva o sugli incursori di centrocampo: la Juve, al momento, no. Ecco che allora Sarri aspetta con ansia il ritorno di Gonzalo Higuain. L'argentino è l'unica vera punta centrale rimasta a disposizione. Ed in un momento come questo, in cui arrivare in porta con fluidità e pulizia di gioco appare difficile, forse riempire l'area con un puntero di riferiimento, può essere utile. Ronaldo sarebbe libero di tornare a sinistra e Douglas Costa tornerebbe a destra col piede invertito. E Dybala? Già, Dybala. In questo momento Sarri non potrebbe permettersi il tridente pesante, magari in seguito si. Per ora la priorità è tornare a segnare.