BENEVENTO JUVENTUS RONALDO - I più attenti, etichettati magari frettolosamente come maliziosi, lo avevano già fatto notare qualche settimana fa: senza Cristiano Ronaldo non si vince, avevano detto. Basandosi su quanto accaduto al Dino Manuzzi di Cesena in occasione di Spezia- Juventus - quando l'entrata in campo di CR7 a mezz'ora dalla fine aveva segnato la svolta del match per i bianconeri, ndr -, in parecchi avevano sviluppato la teoria del No Ronaldo No Party. Un concetto che ieri, purtroppo, ha avuto il suo riscontro sul campo. L'assenza del portoghese, concordata col tecnico, ha penalizzato oltremodo la squadra, incapace di esercitare quella pericolosità offensiva che è obbligatorio portare per vincere incontri di questo tipo.
Eppure la formazione schierata da Pirlo pareva possedere le qualità necessarie per dominare il match e farlo proprio. Con tutto il rispetto del Benevento, squadra ben organizzata che non rinuncia mai a proporre calcio, ci si aspettava una Juve diversa. E si che il vantaggio siglato da Morata dopo appena 20' pareva aver messo in discesa il match. Macché. L'undici bianconero non ha mai dato l'impressione di dominare il match. Evidenziando poi i problemi maggiori proprio nella ripresa, quando era chiamata a vincere la partita. Il pareggio di Letizia allo scadere del primo tempo può essere stato una doccia fredda, per carità: ma con 45' davanti e coi cambi di qualità a disposizione, sarebbe stato lecito aspettarsi altro.
Le buone notizie, come sottolineato anche dalla prima pagina di Tuttosport, vengono dal solito Alvaro Morata, anche ieri in gol, e da Szczesny, autore di ottimi interventi e garanzia tra i pali. Le noti dolenti? Certamente Arthur - evidente il passo indietro del brasiliano rispetto alle ultime uscite, ndr - e, ahinoi, Paulo Dybala. In contumacia CR7 la Joya argentina era chiamata a sfoderare una di quelle prestazioni da ricordare. Purtroppo l'ex Palermo ha steccato ancora, sollevando, se possibile, ulteriori dubbi sul suo conto...