JUVENTUS ATALANTA COME AFFRONTARE - Scendono in campo allo Stadio Olimpico di Roma alle ore 21 di questo mercoledì 15 maggio, Juventus e Atalanta per la finale della Coppa Italia 2024. Ecco un approfondimento su quella che potrebbe essere la gara dei bianconeri e su come affrontare la temutissima squadra di Gasperini.
L'Atalanta si sta dimostrando senza dubbio una delle squadre più in forma di questa stagione, in Serie A e non solo. Sotto la gestione Gasperini la Dea infatti non era mai arrivata al termine della stagione con ancora così tanti obiettivi: il quinto posto da blindare che varrebbe la Champions, la finale di Coppa Italia e la finale di Europa League soprattutto.
Quest'Atalanta gioca bene e sembra essere diventata una squadra completa. Oltre a una difesa molto solida e che da sicurezza, la fase offensiva è sicuramente il punto di forza maggiore di questa squadra, o meglio, le tantissime opzioni che ha a disposizione Gasperini in fase d'attacco. Il gioco dell'Atalanta innanzitutto passa molto dagli esterni, Ruggeri e Hateboer, per cui ci sarà tanto lavoro da fare questa sera per Cambiaso e Iling Jr, il quale sembra essere preferito a Kostic. Dagli esterni che spingono e supportano la manovra si passa al centrocampo, un reparto dove la Dea ha giocatori molto intercambiabili tra loro. Si vede spesso infatti l'alternanza tra centrocampo e trequarti tra Koopmeiners e Pasalic, e non bisogna dimenticarsi del "tuttocampista" Ederson.
Insomma, i nerazzurri giocano bene e hanno tantissime soluzioni per provare a fare male, per questo il centrocampo della Juventus dovrà essere perfetto nella tenuta fisica nei 90' e nel dare supporto alla difesa.
Come abbiamo detto, la verticalità e il gioco molto offensivo e divertente dell'Atalanta sono sicuramente dei plus. Uno dei punti deboli di questa squadra però potrebbe essere proprio il cinismo sotto porta. L'Atalanta nell'ultimo turno di campionato contro la Roma infatti ha giocato molto bene, creando tantissime occasioni e il risultato, di appena 2-1 con la Roma che rischiava di recuperare, non rappresenta il vero andazzo della gara. Un punto a sfavore della Dea potrebbe essere dunque proprio questo, non chiudere la gara e non concretizzare le occasioni che avrà.
Un altro fattore da tenere in considerazione sono sicuramente le finali disputate dagli allenatori. Per Allegri, solo in Coppa Italia, sarebbe la sesta, di cui quattro vinte di fila tra il 2015 e il 2018. Era una Juve estremamente diversa certo, ma l'esperienza nel preparare e gestire le insidie di queste partite rimangono e sicuramente sono un punto in più a favore dell'allenatore della Juventus.
Federico Ruzza