JUVENTUS PERIN - Nel corso della conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro lo Stoccarda ha parlato Mattia Perin, uno dei portieri della Juventus. Di seguito le sue dichiarazioni.
"Dopo la vittoria contro la Lazio c'è tanto entusiasmo. Cerchiamo di non farci condizionare da quello che abbiamo intorno, ma proviamo a trovare nuovi stimoli. C'è entusiasmo, energia e passione. Abbiamo iniziato la nuova stagione benissimo. Stiamo cercando di creare una nuova filosofia. Io voglio dare la mia esperienza ai miei compagni"
"Dove possiamo arrivare lo scopriremo solo vivendo. La nostra testa è sulla partita di domani. Loro sono una squadra molto preparata a cui piace tenere molto il pallone. È una partita importante per mettere un nuovo mattonino in più. Sto parlando con la società e c'è voglia di continuare da entrambe le parti. Sono molto felice. Nei prossimi giorni ci saranno novità".
"Quella di Lipsia ha alzato lo standard su dove possiamo arrivare. Ci ha dato la consapevolezza che non avevamo raggiunto. Ognuno di noi può alzare sempre di più il livello, per obiettivi che ci prefissiamo man mano. Quando siamo connessi e creiamo una sinergia che percepisci, c'è energia pazzesca. Vuoi che quel flusso di energia diventi un'abitudine. Lavorando così, e anche conoscendo ed interagendo i nuovi compagni, alzando il livello delle prestazioni, possiamo alzare il rendimento. Ma dipende da noi".
"Io personalmente, quando avevo 6-7 anni, sognavo di giocare la Champions. Se avessi potuto esprimere un desiderio, volevo giocare una partita di Champions. Crescendo le ambizioni cambiano, trovi le ambizioni poi per migliorarti. È il massimo per un calciatore, se non trovi stimoli qui, dove puoi trovarli. È l'energia che cambia. Non voglio togliere nulla alla Serie A che è spettacolare, però personalmente la Champions mi accende qualcosa dentro, ricorda il Mattia bambino che sognava di giocarla".
"Il segreto è che i primi difensori sono gli attaccanti. È una questione di atteggiamento. Quando tutti combattono per non prendere goal è una grande forza. Tutti i giocatori danno una mano per non prendere goal, diventa pure quello uno stato mentale. In questo inizio di stagione lo stiamo facendo bene, dobbiamo coltivare questo atteggiamento. A prescindere dalla mentalità, la qualità di tutti i miei compagni, mi sento protetto da questo. Stiamo costruendo una mentalità solida. Ci sono ancora tanti margini".