JUVENTUS CHIESA FIORENTINA - Evidentemente l'urgenza del momento- tradotto: la scadenza della sessione di mercato, ndr - ha fatto tirare fuori risorse ed idee altrimenti non percorribili. Sta di fatto che la Juventus nelle ultime 24 ore sembra aver sistemato tutti i tasselli che consentiranno, nella giornata di oggi, di ufficializzare l'arrivo di Federico Chiesa dalla Fiorentina. Vediamo la situazione descritta da La Gazzetta dello Sport. Con l'aggiunta di un tweet di Gianluca di Marzio nella tardissima nottata appena trascorsa.
Come riporta la Rosea, il figlio d'arte arriva con la formula del prestito biennale: ci sarà un agamento immediato di 2 milioni per il 2020-21 e altri 8 milioni per il 2021-22. Nel 2022 la Juve avrà il diritto di riscattare il calciatore con altri 40 milioni, a cui vanno aggiunti bonus (facili) per ulteriori 10 milioni di euro. La cessione diventerà obbligatoria al verificarsi di una di queste condizioni; che la Juve arrivi tra le prime quattro in Serie A; che Chiesa giochi il 60% delle gare stagionali (con presenze di almeno 30’). che il nazionale azzurro nel biennio in questione segni 10 reti e faccia 10 assist. Sostanzialmente, seppur con un pagamento "rateizzato" in 24 mesi, la Fiorentina incasserà un totale di 60 milioni.
Quindi nell'immediato Chiesa costerà appena 2 milioni di euro. L'ingaggio del calciatore si aggira intorno ai 5,5 milioni di euro netti annui. In sede di trattativa, dato che era necessario che Chiesa rinnovasse con la Viola per consentire il prestito biennale alla Juve, erano state registrati delle frizioni tra l'agente del ragazzo e la dirigineza viola. Questo perchè Chiesa avrebbe voluto rinnovare alle stesse cifre garantite dalla Juve. La Fiorentina si era messa di traverso, considerando che l'esterno a Firenze percepisce circa 1,5 milioni annui. Le parti però si sono venute incontro e l'accordo tra Chiesa e la società toscana è stato raggiunto.
Nella serata di ieri, sebbene manchi l'ufficilaità, la Juve avrebbe piazzato in prestito sia De Sciglio che Douglas Costa (leggi qui l'approfondimento). Rispettivamente al Lione e al Bayern Monaco. Soprattutto nel caso del brasiliano, questo ha consentito di liberare quello spazio salariale da destinare per l'appunto a Chiesa. Oltre che togliere dall'imbarazzo Pirlo, il quale non ha mai nascosto che il sudamericano non rientrasse nei suoi piani tecnici.
