RASSEGNA STAMPA JUVENTUS - Patrice Evra, ex bianconero, in questi giorni sta rilasciando molte interviste. Questa mattina ne è apparsa una molto lunga su La Repubblica in cui il senegalese parla sia di Ronaldo che della Juventus.
“In Italia ci si allena troppo. Se si trovasse l’equilibrio giusto, le squadre italiane potrebbero vincere già spesso la Champions. Invece, si spinge tutto all’estremo. Per me è un segno di insicurezza. Il mio primo anno alla Juve, perdemmo la Champions in finale. Sono convinto che quella coppa avremmo potuto vincerla se non fossimo arrivati sfiniti, fisicamente e mentalmente”
“Allegri ti massacra di lavoro, ma è furbo perché lo impone con il sorriso. Come ho detto ad Agnelli, Allegri non sarebbe mai dovuto andar via nel 2019. Per la passione e l’amore che nutre per la Juve, nonostante l’odio iniziale di molti tifosi. Allegri è un vero ‘gobbo’. Poi certo, tornare non è mai facile. Gli ho detto: ‘Devi riadattarti anche tu, soprattutto ai giocatori più giovani. Non essere troppo duro con loro. Ha un fiuto incredibile. Più di Ferguson. Allegri sa sempre come andrà una partita prima che cominci. Al ritorno degli ottavi di Champions 2015, a Dortmund, predisse tutto. Pazzesco. Prima del match ci disse: ‘Questa è un’amichevole’. Mentre qualche giorno prima contro il Genoa ci urlava contro come se fosse una finale di Champions. Allegri è così: è ossessionato dalle piccole, non si preoccupa dei big match”.
“Cristiano ha bisogno di amore e rispetto. Invece, alla Juve stava diventando il capro espiatorio. Le critiche in Italia a Ronaldo sono state ridicole e un po’ ipocrite. Un altro errore è stato quando Allegri ha detto in conferenza: ‘Cristiano non giocherà tutte le partite’. Non c’è bisogno di dire certe cose in pubblico. In ogni caso, l’unico vero amore di Cristiano è il Manchester United”.