JUVENTUS NAPOLI PAGELLE- La Juventus supera il Napoli 1-0 con un altro gol del difesore-goleador Gatti. Già protagonista a Monza. Una partita solida, sicura, di carattere permette agli uomini di Allegri di affossare ulteriormente i Campioni d'Italia. Ecco le pagelle della Vecchia Signora nelle pagelle della redazione.
SZCZESNY, 7.5- Troppo spesso il calcio si concentra solo sulle prodezze degli attaccanti. La parata su Di Lorenzo, sullo 0-0, non è meno importante, per bellezza e difficoltà, di un grande gol. Bravo su Kvaratskhelia, fenomenale sul capitano avversario. Alza il muro, la Juve, ringrazia. FENOMENO.
BREMER, 6.5- Bravo negli anticipi e nella contraerea. Se il bunker bianconero non soffre particolarmente le iniziative del Napoli è, sicuramente, anche merito suo. Meno appariscente dei suoi compagni di reparto ma, sempre. concreto e attento. ROCCIOSO.
DANILO, 7- Rientra e fa capire subito la sua importanza nello scacchiere bianconero. Deciso in tutto: nell'anticipo, nelle chiusure, in marcatura. Qualche sbavatura in impostazione ma, come rientro da titolare, è una prestazione strepitosa. MINISTRO DELLA DIFESA.
GATTI, 7.5- Una settimana clamorosa per il difensore della Juventus, simbolo di questa squadra. Impegno, applicazione, voglia di fare bene. Nelle aree, propria o degli avversari, sa essere decisivo e trova il secondo gol consecutivo. Fa esplodere lo Stadium con un colpo di testa letale. EROE.
KOSTIC, 5.5- Forse la nota, se non negativa stonata, della serata. Non preciso in ripartenza (ne sbaglia un paio non da lui) e il "ragazzino" Cambiaso gli ricorda in più di un'occasione cosa voglia dire rifornire l'area di cross insidiosi. Non sembra lui anche se, per indorare un po' la pillola, compie qualche intervento difensivo non banale. DISPERSO.
(ALEX SANDRO, S.V.).
RABIOT, 6.5- Gioca un'ottima partita: ordine, geometrie e corsa. Si propone in attacco, dove non riesce a incidere, e svolge un ottimo lavoro tra il centrocampo e la difesa. Solita, ottima, partita di sostanza e qualità. IMPRESCINDIBILE.
LOCATELLI, 6.5- Gioca bene al rientro. Non si sottrae agli scontri, anche decisi, che gli si presentano. Recupera palloni (più di quelli che perde), mette in difficoltà con qualche ottimo cambio gioco e con verticalizzazioni rapide e insidiose. Ottima visione di gioco al servizio di tanta quantità. Bravo. METRONOMO.
MCKENNIE, 6.5- Buona prestazione dell'americano, più di sostanza che di qualità. Eppure serve, eccome. Per un giocatore dato in sicura partenza in estate, sta facendo una stagione da protagonista. Esce stremato, acciaccato. LOTTATORE.
(RUGANI, S.V.).
CAMBIASO, 7.5- Che partita! Stravince il confronto contro Kvaratskhelia, sia in fase difensiva (bravo), sia in fase offensiva (bravissimo). Suoi i cross più pericolosi della Juventus, sue le iniziative più pericolose, suo l'assist per il gol di Gatti che decide la partita. ISPIRATO.
(ILING-JR, S.V.).
CHIESA, 7- Continua a giocare piuttosto bene senza, però, riuscire a trovare la via del gol. Siamo sicuri che, viste le qualità, è solo questione di tempo. Nel primo tempo sono i suoi spunti a rendere la Vecchia Signora insidiosa e, in un paio di giocate, dimostra di vedere cose che i giocatori ordinari non si immaginano neppure. Ispirato, solido fisicamente, libero mentalmente. Si conferma un'arma potenzialmente devastante al servizio di Allegri. FUORICLASSE.
(KEAN, S.V.)
VLAHOVIC, 6- Manca un gol piuttosto clamoroso nel primo tempo ma, nel complesso, la prestazione è positiva per voglia e sacrificio. C'è ancora qualcosa da migliorare in termini di precisione e freddezza sottoporta, ma la strada sembra quella giusta. Esce per un sospetto problema muscolare, che pare ridimensionato. VOLONTEROSO.
(MILIK, 6- Entra e fa il lavoro "sporco" che gli viene richiesto. APPLICATO).
Allegri, 7- La sua Juventus è una squadra che, anche se non incanta, dimostra di poter mettere in difficoltà chiunque. Non solo con una difesa solidissima, che crea densità davanti a Szczesny con una qualità in marcatura da grande squadra, ma anche con ripartenze veloci orchestrate da geometrie non banali. In crescita rispetto alle prove prettamente difensive a cui questa Juventus ci stava abituando.
Martino Cardani