JUVENTUS SPORTING LISBONA PAGELLE- La Juventus batte lo Sporting Lisbona 1-0 con gol di Gatti e si aggiudica l'andata dei quarti di finale di Europa League 2022. Ecco le pagelle della redazione di Junews.it.
SZCZESNY, 7- Due interventi decisivi (il primo molto difficile) per tenere a galla la Juventus. Esce in lacrime, sconfitto (pare) da un lieve malore e dal panico che lo segue. Tanti auguri Tek, qualsiasi cosa ti abbia portato fuori dal campo. SICURO.
(PERIN, 8- Il risultato si commenta da solo. Ha fatto poco fino al primo di recupero. Poi, con due interventi incredibili per reattività e tecnica tra i pali. Aggiungiamoci che entrare, così, in una sfida del genere, non è facile. DECISIVO).
GATTI, 8- L'ormai idolo dello Stadium meritava già almeno 7 per l'interpretazione della gara: non solo in difesa, ma in impostazione e nel proporsi in attacco. Sblocca una gara delicatissima e pericolosa per i bianconeri. Si merita più di tutti la gioia del gol, il primo in maglia Juve. IDOLO.
BREMER, 6.5- Preciso, sicuro. Bravo negli interventi che riescono praticamente sempre a bloccare le possibili conclusioni portoghesi. Resta in difesa, ma fa il suo. SOLIDO.
DANILO, 7- Un paio di aperture da brasiliano vero. Fa il difensore ma, se serve, non sfigura da centrocampista di interdizione, di regia, di impostazione. Ci si può immaginare una Juventus senza di lui? SICUREZZA.
CUADRADO,6.5- Primo tempo così così, secondo in netta crescita. Se la Juventus è pericolosa a sinistra è, anche, per il suo lavoro a destra, che blocca la scalata degli esterni portoghesi. Qualche cross interessante e sovrapposizioni importantissime. IN CRESCITA.
LOCATELLI, 5- Tanti, troppi passaggi sbagliati. Impreciso al limite dell'inaccettabile. Ci mette impegno ma, troppo spesso, non è supportato dalla testa. Finisce in debito di ossigeno. IN PANNE.
(PAREDES, S.V.)
RABIOT, 6- In leggero calo nel secondo tempo, condizionato da un giallo forse un po' eccessivo. Solita partita di sostanza, corsa, voglia e sacrificio. Forse un filo meno lucido del solito, ma gli è concesso. CERTEZZA.
KOSTIC, 5- Non la sua partita, non la sua serata, forse non il suo ruolo. Soffre terribilmente Edwards sulla sua fascia e l'esterno dello Sporting fa quello che dovrebbe fare lui. CONFUSO.
(FAGIOLI, S.V.)
DI MARIA, 6- Qualche luce, poche vere e proprie ombre ma troppi grigi. Restano piedi e idee sopraffine e un paio di ripiegamenti in difesa che dimostrano la voglia dell'argentino. Da lui ci si aspetta sempre tanto, forse troppo. OSSERVATO SPECIALE.
(POGBA, S.V.)
MILIK, 5- Impreciso, un po' impacciato. Non ancora il Milik ammirato nella prima parte della stagione. Ci può stare. Peccato che alla Juve manchi quel Milik come il pane. Urge accelerare il recupero. RIVEDIBILE.
(VLAHOVIC, 6- Suo il colpo di testa che mette la sfera a disposizione di Gatti, complice il pasticcio della difesa portoghese. Non ha mollato e, se non lo farà, siamo sicuri tornerà a essere l'attaccante devastante che ha dimostrato di essere. CAPARBIO.
CHIESA, 7.5- Tutte le azioni più pericolose della Juventus partono da lui. Il primo (e spesso l'unico) a puntare l'area avversaria e a scattare. Grande rientro da titolare. TRASCINATORE.
ALLEGRI, 6.5- Parte con una squadra votata all'attacco ma, comunque, equilibrata. Se la Juventus si spaventa e rallenta, concedendo campo e sicurezza allo Sporting, non può essere del tutto colpa sua. Corregge in corsa quando necessario e vince una partita sporca. Ma vinta.
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