JUVENTUS SZCZESNY INTERVISTA - Dopo sette anni e 252 presenze in bianconero, Wojciech Szczesny ha lasciato la Juventus e appeso i guanti al chiodo, annunciando il ritiro dal calcio giocato. Il portiere polacco ha rilasciato un'intervista al canale Youtube di Luca Toselli, in cui ha raccontato le motivazioni e i retroscena dietro la sua scelta di smettere di giocare a 34 anni.
“Queste sette stagioni sono state una sfida personale non semplice. Quando ti capita l’avventura della vita e fai così bene è una sensazione bellissima. Avrei voluto aiutare la squadra anche quest’anno, ma questo non dipende da me. Non mi aspettavo però di trovarmi fuori dal progetto, non l’avrei mai immaginato. Ho parlato molto sinceramente con il d.s. Giuntoli all’inizio della scorsa stagione, quando dovevamo discutere del rinnovo. Ci siamo seduti in una stanza per tre minuti. Gli ho detto che alla fine della stagione 24/25 mi sarei ritirato. Poi ho iniziato a leggere sui giornali le notizie che parlavano della trattativa tra il club e Di Gregorio”.
“Stimo Di Gregorio. Potevo immaginare uno scenario in cui Perin voleva andare via e lui era il secondo. Dopo la fine della stagione scorsa ero convinto di restare. Sentivo le notizie della trattativa con l’ex Monza, ma non mi aspettavo di restare fuori dal progetto. Quando l’affare si è chiuso allora abbiamo discusso della risoluzione. È stata una scelta della società, non la condivido ma l’accetto”.
“Avrei voluto fare un altro anno in bianconero perché sentivo di poter dare ancora tanto. Ma dopo la Juventus non ero pronto per altre sfide. Anche se non sono d’accordo con la scelta del club non ho alcun rammarico verso Giuntoli. Rispetto la società, anche loro sono stati rispettosi nei miei confronti durante l’estate. Resterò un tifoso della Juve. Non mi piacciono gli addii. Stiamo parlando con la nazionale della possibilità di giocare l’ultima partita. Spero anche di poter salutare la Juve e i tifosi allo stadio. Stiamo valutando quest’ipotesi”.